
Fortunatamente in quel momento non c’era alcuno a transitare, altrimenti, forse, si sarebbe parlato di qualcosa di più grave. Momenti di paura nel Quartiere San Lazzaro, dove, nella mattinata di oggi,una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Lecce, è stata chiamata a intervenire in Via Casotti, perché grosso albero era caduto al suolo. La pianta, aveva occupato l’intera strada.
Giunti sul posto i Caschi Rossi, hanno tagliato e rimosso alcuni rami pericolanti di altre piante site nelle vicinanze, gli stessi, poi, hanno messo in sicurezza la zona in attesa del ripristino dei luoghi. Sul luogo dell’accaduto anche gli agenti della Polizia Locale di Lecce.
A causa di quanto avvenuto, la strada è stata chiusa al traffico.
La dichiarazione dell’assessora all’Ambiente Angela Valli
«Nel quartiere San Lazzaro siamo pronti a intervenire con un progetto complessivo di messa in sicurezza delle alberature, redatto ai sensi del recente regolamento approvato dal Consiglio comunale, che prevederà sostituzione degli esemplari di pino pericolosi e la compensazione con interventi di messa a dimora di alberi compatibili con il contesto urbano, in numero superiore a quelli che saremo costretti a rimuovere», ha dichiarato l’assessora all’Ambiente Angela Valli.
Da poco si è concluso il lavoro di monitoraggio, classificazione e analisi puntuale di ciascun esemplare che il settore Ambiente aveva commissionato dopo un altro episodio simile. «Il monitoraggio è stato effettuato dagli agronomi Cannoletta e Tarantino che hanno passato in rassegna uno ad uno gli alberi di pino, classificandoli in base al tipo e alla pericolosità. Alcuni, come quello che ha ceduto oggi, pur apparendo in salute fuori dalla superficie, presentano un apparato radicale compromesso. In questi mesi siamo intervenuti con potature che hanno alleggerito le chiome, ma purtroppo in questo caso non è sufficiente. Ricordo che i pini di San Lazzaro sono esemplari che sono stati piantati in ambiente inospitale per la loro natura molti decenni fa. Nel corso degli anni tutti i lavori edilizi, di rifacimento delle strade, di posa dei sottoservizi, hanno ancora più peggiorato la situazione, in particolare quando ne hanno depauperato le radici. Alcuni sono ultracinquantenni, altri ancor più vecchi».