Non ce l’ha fatta, la corsa da un ospedale all’altro per salvargli la vita è stata vana. Il cuore di un 37enne salentino, colpito da un’emorragia celebrale, ha smesso di battere poco dopo il suo arrivo al Perrino, dove era stato trasferito d’urgenza dal Pronto soccorso del ‘ Vito Fazzi’. Avrebbe dovuto fare un’angiografia, ma non è stato possibile né a Lecce a causa del malfunzionamento del macchinario, né a Brindisi perché anche lì lo strumento, per un crudele gioco del destino, pare fosse andato in tilt.
Era stato il consigliere regionale, Luigi Manca, vicepresidente della commissione Sanità a denunciare l’accaduto «Lo dico da medico – aveva commentato l’esponente del gruppo Cor – è probabile che il destino avesse scritto la parola fine per il giovane salentino, ma resterà per sempre il dubbio che se quell’angiografo fosse stato funzionante e si fosse intervenuti prontamente il 37enne si sarebbe potuto salvare». Dubbi, su cui ora proverà a far luce la Asl di Lecce che ha deciso di aprire un’inchiesta.
«L’angiografo della Neuroradiologia del “Vito Fazzi”, come è stato possibile evincere da una prima ricostruzione, non era fermo da un mese, ma dal 2 dicembre. L’attività, – precisano dalla Asl – era già ripresa dopo la sospensione programmata per l’upgrade dello strumento, ossia l’aggiornamento tecnologico per adeguarlo anche alle funzioni di elevato livello dell’emodinamica e della perfusione celebrale. Operazione completata come da programma tra l’11 e il 22 novembre scorsi, per cui l’angiografo ha ripreso la regolare attività il 23 novembre».
Che cosa sia successo lo spiega la nota dell’Azienda Sanitaria Locale: è stata ‘colpa’ di un’avaria che si è verificata la sera del 2 dicembre e che ha provocato il fermo-macchina negli ultimi giorni. «L’angiografo dopo essere stato sottoposto ad un primo intervento tecnico da parte dell’azienda produttrice tra il 6 e 7 dicembre e ad uno successivo questa mattina 12 dicembre, quando (alle ore 13.00) è stato ripristinato il normale funzionamento».
Il protocollo, nei casi di avaria, prevede che i pazienti siano trasportati all’Ospedale “Perrino” di Brindisi, dotato della strumentazione. Ed è quanto accaduto nel caso del 37enne, giunto al Pronto Soccorso con un’emorragia celebrale.
Asl Lecce, in ogni caso, ha avviato l’indagine per appurare in modo puntuale modalità e tempi in cui si sono svolti i fatti, verificando la corretta applicazione dei protocolli medici e tecnici previsti in situazioni di emergenza o di avaria della strumentazione.