Influenzò l’appalto per l’Acceleratore Lineare del “Vito Fazzi”? Ex Direttore Medico rischia il processo

La ASL Lecce, intanto, si è costituita parte civile e ha avanzato richiesta di risarcimento dei danni subiti, dinanzi al gup del Tribunale di Monza.

Rischia di finire sotto processo, l’ex Direttore Medico del Presidio di Radioterapia Oncologica di Lecce, ora in pensione, accusato di avere influenzato lo svolgimento di una gara pubblica, per l’installazione di un Acceleratore Lineare del “Vito Fazzi”.

Nella mattinata di ieri si è svolta dinanzi al gup Silvia Pansini del Tribunale di Monza l’udienza preliminare. Tra gli imputati, per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, compare anche Mario Santantonio, 66 anni originario di Racale. Risponde assieme ad altri 5 imputati dell’accusa di concorso in turbata libertà degli incanti” e “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” .

La ASL Lecce intanto si è costituita parte civile, attraverso l’avvocato Alfredo Cacciapaglia, che ha avanzato richiesta di risarcimento dei danni subiti, “perché ingannata dalla condotta posta in essere dagli indagati che cercavano di ottenere il massimo vantaggio attraverso criteri e prezzi di gara già dagli stessi predeterminati in dispregio della normativa vigente in materia di appalti pubblici”. L’Asl ritiene che “la partecipazione alla gara di altri soggetti avrebbe potuto offrire un prodotto qualitativamente migliore e a costi di gran lunga inferiori di quello preteso, e ottenuto, da Elekta Spa che, invece, ne ha ottenuto un indiscutibile, quanto immeritato e illecito, vantaggio“.

Il gup, intanto, ha stabilito un fitto calendario di udienza. La decisione sull’eventuale rinvio a giudizio degli imputati è previsto per il mese di aprile del 2019.

L’inchiesta

I fatti si sarebbero verificati tra ottobre del 2014 e novembre del 2015.
Secondo l’accusa, “gli imputati turbavano il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando indetto da ASL di Lecce avente ad oggetto “Procedura negoziata per l’affidamento della fornitura “chiavi in mano” a lotto unico di un Acceleratore Lineare per radioterapia Multi-Energy top level con sistema IGRT e VMAT, comprensiva delle opere di installazione, edili ed impiantistiche necessarie per la UOC di Radioterapia Oncologica del Presidio Ospedaliero Fazzi di Lecce” con importo complessivo pari ad € 2.700.000,00“.

Tale condotta, sostiene la Procura, serviva a condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione. Nello specifico, Santantonio è accusato di avere fatto elaborare da personale dell’azienda Elekta “sia il capitolato prestazionale che la relazione di progetto relativa ai lavori nel bunker dell’ospedale, contribuendo in tal modo alla predisposizione del bando secondo le caratteristiche più coerenti con le forniture e l’offerta che Elekta avrebbe presentato“.

Le indagini dell’inchiesta “Gare d’Assalto”, sono state espletate dalla Guardia Finanza Nucleo di Polizia Tributaria di Milano.



In questo articolo: