Nel Salento per ‘ripulire’ le abitazioni degli anziani, arrestati dopo un inseguimento


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Negli ultimi mesi i furti nelle abitazioni nella cittadina neretina erano aumentati. E tutti avevano una cosa in comune: l’obiettivo. Nel mirino dei topi di appartamento, infatti, erano finite, quasi sempre, persona anziane, presenti in casa e sole. Il particolare, che aveva creato un certo allarme sociale, ha spinto il Questore Andrea Valentino ha intensificare i controlli, da un lato per cercare di sventare i colpi, dall’altro per proteggere le fasce più deboli della popolazione. Un piano di sicurezza che ha funzionato visto che i presunti autori di almeno tre furti in appartamento, commessi nella stessa giornata a Nardò, sono finiti nei guai.

La segnalazione

Tutto è partito da una segnalazione. L’orologio aveva da poco segnato le 13.00, quando al 113 del commissariato di Nardò sono giunte diverse chiamate. Alcuni cittadini avevano composto in numero di emergenza per raccontare di aver notato un’auto “sospetta” che si aggirava per le strade di Nardo. A bordo alcune donne e un uomo, alla guida. In poco tempo, grazie al piano di controllo che ha toccato anche le principali strade del Salento, la ‘vettura’ è stata individuata.

Il primo ad accorgersi della macchina è stato un agente del Commissariato di Nardò che aveva da poco finito il servizio. Mentre segnalava ai colleghi l’auto, una Peugeot 208 di colore grigio risultata noleggiata a Roma, l’ha seguita sulla provinciale per Gallipoli.

I dubbi sono diventati certezze quando dal finestrino è stato lanciato tra i cespugli quello che sembrava sacchetto di stoffa. Era la federa di un cuscino, prontamente recuperata dai poliziotti del Commissariato. In pratica, quando si sono accorti di essere seguiti, gli occupanti si sono disfatti del bottino, mentre il guidatore premeva il piede sull’acceleratore, dirigendosi, a forte velocità, verso nord.

Fine della corsa

Il tentativo di fuga è stato vano. L’auto è stata fermata a San Donaci, nel Brindisino, dove gli agenti della Squadra mobile di Lecce, approfittando di una sosta, hanno monitorato i movimenti dei soggetti e in sicurezza li hanno bloccati, impedendogli di scappare ancora. Sottoposti a controllo, i fermati sono stati condotti subito dopo in Questura, a Lecce, per i successivi accertamenti.

Nel frattempo, i colleghi del Commissariato di Nardò oltre a recuperare la refurtiva contenuta nella federa di cuscino lanciata tra i cespugli hanno raccolto tutti gli indizi ‘seminati’ durante i tre furti commessi nell’arco di un’ora.  È stato così documentato che almeno 3 o 4 giovani donne, non locali, con una scusa, si erano introdotte nelle abitazioni di persone anziane e, mentre una di loro distraeva la vittima, le altre arraffavano soldi, gioielli e finanche documenti d’identità, andando via subito dopo. Bottino in mano, raggiungevano il complice che li attendeva a bordo dell’auto.

Informata l’Autorità Giudiziaria, i quattro fermati – un uomo, un albanese di 40 anni e tre donne dell’est europeo, nate a Roma, rispettivamente di 19, 22 e 37 anni – sono stati  arrestati e accompagnati in Carcere per le  successive valutazioni del Tribunale di Lecce.