Le indagini sono state tutt’altro che semplici, ma gli uomini in divisa hanno chiuso il cerchio sulla violenta rapina alla sala slot “La Perla” di Colonnella (in provincia di Teramo), dando un volto e un nome non solo ai tre componenti della banda, considerati gli autori materiali del colpo, ma anche a chi li avrebbe aiutati a “nascondersi”, ospitandoli in una abitazione in provincia di Ascoli Piceno, utilizzata come rifugio.
La rapina
Tutto è cominciato la notte del 23 gennaio. Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato la mezzanotte, quando due persone – un uomo e una donna – si sono presentati nel locale con il volto coperto da un passamontagna. Stringevano tra le mani una pistola e un’ascia. Facendosi ‘forza’ con le armi hanno minacciato un’impiegata, costringendola a consegnare il denaro contenuto nella cassa, quasi 26mila euro in contanti. Per guadagnarsi una via di fuga, non esitarono a terrorizzare una cliente, obbligandola a gettare via il cellulare, forse per evitare che, una volta dileguati, chiedesse aiuto. Attimi di panico, minuti interminabili.
La svolta
Arrivare alla ‘banda’ non è stato facile, le indagini sono state complesse anche per la capacità di delinquere degli arrestati, ma c’è stato un punto di svolta, una chiave che ha permesso agli investigatori di mettere insieme tutti i pezzi. La chiave di volta è stata una sparatoria, un conflitto a fuoco andato in scena sempre a Colonnella, qualche giorno dopo la rapina alla sala slot, il 30 gennaio. Un albanese, Rigent Xhixha, esplose diversi colpi di pistola contro una pattuglia del Radiomobile di Alba Adriatica, prima di darsi a una disperata fuga che si concluse a Brindisi con il suo arresto. Secondo gli investigatori, l’uomo insieme ai due complici era responsabile della alla sala slot “La Perla”. Sono finiti così nei guai una donna, S.C. 43enne, un 37enne tutti pregiudicati e ritenuti esecutori materiali della rapina. E un 69enne che avrebbe aiutato i tre a eludere le indagini ospitandoli in una sua abitazione in provincia di Ascoli Piceno.
L’arresto
Sono passati sette mesi, ma le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Teramo e dalla Compagnia Carabinieri di Alba Adriatica, coordinate dalla Procura della Repubblica di Teramo hanno permesso di ricostruire il quadro. E questa mattina, gli uomini in divisa – con il prezioso aiuto dei Comandi Provinciali di Ascoli Piceno e Lecce – hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Teramo su richiesta della stessa Procura della Repubblica, a carico di 4soggetti, in carcere e dagli arresti domiciliari, ritenuti responsabili della rapina nella sala slot “La Perla” di Colonnella.