Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Lecce Santa Rosa hanno dato corso all’esecuzione di una misura di custodia cautelare nei confronti di un diciassettenne straniero, ritenuto responsabile di rapina aggravata in concorso.
L’episodio al centro dell’indagine è avvenuto la notte del 31 agosto 2024, quando un ventottenne di Lecce, mentre si trovava a passeggio nel centro storico della città insieme ad una sua conoscente, a pochi passi da Piazza Sant’Oronzo è stato avvicinato da un gruppo di cinque giovani, che prima lo hanno distratto con una scusa e poi – uno di loro – strappargli di dosso una collana d’oro dandosi alla fuga, aiutato da un secondo complice.
Gli altri componenti della banda, per facilitare la fuga dei primi due, hanno cercato di ostacolare la reazione della vittima, colpita con violenza a un braccio.
Il giovane ha denunciato l’accaduto ai militari che, per ricostruire con precisione le fasi della rapina hanno anche analizzato le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza installati in prossimità dei luoghi dove si sono verificati i fatti.
In questo modo gli uomini dell’Arma hanno acquisito importanti elementi di riscontro che hanno consentito di identificare con certezza un diciassettenne di origini egiziane che faceva parte del gruppo dei cinque indagati.
Si tratta di colui che ha avuto il compito di distrarre la vittima fingendo di chiedere informazioni stradali per consentire ad uno dei complici di strappare la collana.
L’indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, ha permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico del diciassettenne, già ritenuto autore di altre rapine commesse di recente nel Nord Italia.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Lecce, nell’accogliere la richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata dalla Procura per i Minorenni, ha riconosciuto le esigenze cautelari e la pericolosità del giovane applicandola misura della custodia cautelare presso l’Istituto Penale per i Minorenni.