È stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Poggiardo, un 28enne extracomunitario ritenuto presunto responsabile del furto, avvenuto nel pomeriggio di ieri, presso un’abitazione del comune del magliese.
I militari dell’Arma erano stati allertati da un cittadino che ha segnalato la presenza di un giovane – di cui era stata fornita una dettagliata descrizione – che dopo essersi introdotto in maniera furtiva nella sua abitazione, si stava allontanando con uno zaino in spalla ed una valigia tipo trolley di grandi dimensioni.
Gli uomini della Stazione, quindi, hanno prontamente raggiunto il luogo indicato e sono riusciti subito a individuare l’uomo che, alla loro vista, ha tentato la fuga.
Il malvivente, una vota fermato, è stato sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso tra le altre cose, di alcuni portafogli e documenti intestati proprio al segnalante.
Le verifiche, poi, sono state estese anche al trolley e allo zaino che il giovane aveva con sé dove, all’interno, sono stati rinvenuti oggetti di varia natura probabilmente appartenenti al proprietario dell’abitazione.
Il 28enne è stato anche trovato in possesso di due grossi coltelli con lama di circa 30 cm, tre telefonini cellulari, documenti e tessere varie intestate diverse persone e altra presunta refurtiva, tra cui catenine in oro presumibilmente provento di altri furti in abitazione avvenuti nei giorni scorsi, a Galatina e Cutrofiano.
Parte della presunta refurtiva è stata riconsegnata direttamente ai legittimi proprietari, mentre la restante è stata sottoposta a sequestro in attesa di svolgere ulteriori approfondimenti circa la provenienza.
Al termine delle formalità di rito, il giovane è stato arrestato è denunciato in stato di libertà per presunta ricettazione.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato condotto presso la Casa Circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce.
Naturalmente, essendo il procedimento penale ancora nella fase delle indagini preliminari, la persona tratta in arresto, sebbene in flagranza di reato, è da ritenersi sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva di condanna