Perseguitava una ragazza salentina che aveva rifiutato la richiesta di amicizia su Facebook, minacciando di seviziarla, violentarla e sfregiarla con l’acido. Un 36enne originario del Salento, ma residente a Wallisellen, è stato arrestato dai poliziotti svizzeri, con l’accusa di stalking aggravata dall’uso di strumenti informatici, dai motivi abietti e futili e dalla crudeltà. Ed è stato trasferito a Milano nel carcere di San Vittore, dopo che è stata concessa l’estradizione. Nei suoi confronti è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Simona Panzera, su richiesta del pubblico ministero Luigi Mastroniani.
Nella mattinata di oggi, Antonio D’Autilia, 36 anni, originario di Castrignano dei Greci, assistito dall’avvocato Ilia Pergoli, è stato ascoltato in videoconferenza, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia. L’arrestato ha confermato il contenuto dei messaggi e si è dimostrato pentito, ma si è giustificato, affermando di essere stato illuso dalla giovane e di essersi innamorato della persona sbagliata. Inoltre, alcune affermazioni sarebbero scaturite dalle minacce rivolte ai suoi genitori.
La difesa si è riservata di chiedere la sostituzione della misura cautelare del carcere, con i domiciliari.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della stazione di Monteroni. L’uomo, come detto, a partire dal mese di luglio del 2019, avrebbe perseguitato e minacciato di morte la giovane salentina, attraverso i social Facebook ed Instagram, con frasi del tipo: “Appena torno nel Salento ti sfregio e ti uccido”. “Mi farò un paio di mesi e sarò libero, tu invece sottoterra”. E ancora: “Le tue ossine credi che resistono ai miei colpi..in qualche modo ti troverò”. E poi: “Ti ucciderò lentamente. Ti cancello dalla faccia della terra”.
Il 36enne avrebbe minacciato anche il fidanzato della giovane, rivolgendo alla coppia, la frase: “vi seppellisco vivi”. E poi, vengono contestate una serie di minacce alla sorella, alla cugina ed a tre amiche della ragazza. Ed il 36enne avrebbe utilizzato anche anche alcuni video e foto con immagini violente e macabre.
L’uomo sarebbe stato “bannato” ripetutamente, e avrebbe comunque continuato a perseguitare la giovane vittima, con più cattiveria di prima, rivolgendole frasi del tipo: “Più dispetti fai, più ospedale ti aspetta”.