Latitante dal 2018 trova rifugio a Marittima ma non sfugge ai Carabinieri, in manette 54enne di Andria


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Nella notte di sabato 18 aprile 2020, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, coadiuvati dai colleghi del Comando Provinciale di Lecce, nella frazione di Marittima di Diso, hanno tratto in arresto Giuseppe Magno, 54enne di Andria, latitante dal 4 dicembre 2018.

I fatti

Il 6 ottobre 2018, l’uomo si era reso protagonista della tentata rapina, unitamente ad altri complici e con l’utilizzo materiale esplosivo, la cosiddetta “marmotta”, ai danni dello sportello bancomat della filiale Unicredit di Ruvo di Puglia. Nella circostanza, l’attività dei malviventi era stata interrotta dall’arrivo sul posto di una guardia giurata che era stata prima minacciata con armi da fuoco dal 54enne e dai suoi complici, quindi fatto oggetto, fortunatamente senza conseguenze, di un’azione di fuoco.

Nonostante la fuga dei criminali, le indagini sviluppate militari della Compagnia di Trani, attraverso il riconoscimento da parte della guardia giurata, avevano consentito di identificare nella persona di Magno uno degli autori dell’azione di fuoco, oltre a essere colui che aveva minacciato il vigilantes.

Pertanto, sulla base della dettagliata ricostruzione degli eventi, la Procura della Repubblica di Trani, nella figura del dott. Catalano, il 5 dicembre 2018, ha emesso un fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’uomo, per i reati di tentata rapina in concorso, tentato omicidio aggravato e detenzione illegale di armi.

Magno era destinatario anche di un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Larino, a seguito delle indagini svolte dalla Compagnia Carabinieri di Termoli in relazione ad un furto avvenuto, in concorso con altre 3 persone non identificate, il 4 luglio 2018, nel comune di Petacciato in provincia di Campobasso, ai danni sempre di uno sportello bancomat.

La latitanza, iniziata nel dicembre 2018, si è conclusa, ripetiamo, nella notte del 18 aprile scorso all’interno di un appartamento di una struttura residenziale a Marittima di Diso, dove il latitante da un paio di mesi aveva trovato rifugio.

A tale domicilio gli uomini della “Benemerita” sono giunti in seguito a un articolato servizio di osservazione, controllo e pedinamento realizzato nei confronti della moglie che, nel tardo pomeriggio del venerdì precedente, non aveva rinunciato a lasciare la propria residenza di Andria, per raggiungere il marito.

Le indagini, condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari secondo metodi tradizionali e attraverso l’esecuzione di un’intensa attività tecnica, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, di cui l’ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari ha condiviso la linea e autorizzato le operazioni.