I Carabinieri della Stazione di Latiano hanno eseguito un provvedimento restrittivo di esecuzione di pene concorrenti, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Lecce, nei confronti di un 40 enne originario della provincia di Lecce.
L’uomo deve espiare la pena di 14 anni 9 mesi e 10 giorni di reclusione, per i reati di violenza sessuale aggravata, violenza privata, lesioni personali, minacce, maltrattamenti in famiglia, reati commessi dall’anno 2012 al 2014 a Lecce.
Il 40enne è stato condannato poiché autore di episodi di violenza nei confronti di una donna statunitense, approcciata mentre questa era intenta a entrare nel suo appartamento e si accingeva a chiudere il portone. È stato quello il momento propizio in cui ha tentato l’assalto per abusare di lei, non riuscendovi a causa delle urla della donna che, scappando, si è rifugiata in un negozio adiacente, facendo così desistere l’assalitore.
Quest’ultimo nella stessa serata ha portato a compimento un’altra violenza nei confronti di altra donna che aveva conosciuto qualche anno prima e che aveva invitato nel suo appartamento, alla quale aveva anche chiesto insistentemente di fidanzarsi anche se lei aveva opposto un determinato rifiuto.
Le vicende giudiziarie dell’uomo sia quelle oggetto dell’attuale condanna che le precedenti e successive hanno quasi sempre avuto quale cornice la commissione di reati a sfondo sessuale.
L’arrestato, un ex militare, dopo le formalità di rito è stato tradotto e sottoposto al regime di detenzione domiciliare.
Il rifiuto di sottoporsi a riabilitazione
I carabinieri della Stazione di Latiano, ai primi di luglio 2018, hanno eseguito un nuovo provvedimento nei confronti dell’arrestato, ovvero un ”ordine di ripristino della misura di detenzione”, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Lecce, su richiesta dei militari stessi. Il 40 enne salentino si è rifiutato di sottoporsi ad un percorso riabilitativo ed ora si trova in ospedale ricoverato per accertamenti, al termine dei quali sarà condotto nel carcere di Brindisi.