
Finisce in manette, il medico di base che il 2 aprile scorso ha preso a calci e pugni un 86enne. Vincenzo Refolo, 57 anni di Calimera, è stato arrestato dai carabinieri e posto agli arresti domiciliari per lesioni personali aggravate dalla sua qualifica di pubblico ufficiale e dai motivi futili e abietti. L’ordinanza di custodia cautelare è a firma del gip Giulia Proto che ha accolto la richiesta avanzata dal procuratore capo Leonardo Leone de Castris e dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci.
Il gip ritene sussistenti le esigenze cautelari, per la pericolosità dell’indagato che è possibile desumere dalla brutale aggressione nei confronti di una persona anziana e malata. Non solo, poiché secondo il giudice, vi è il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.
L’interrogatorio di garanzia di Vincenzo Refolo si svolgerà nelle prossime ore. Il medico è difeso dall’avvocato Gabriele Valentini e potrà fornire la propria versione dei fatti dinanzi al gip o avvalersi della facoltà di non rispondere.
La querela
E nelle scorse ore, l’anziano paziente aggredito a Calimera dal proprio medico di base, ha presentato una dettagliata querela, già finita sul tavolo della Procura. Come la denuncia presentata dal Direttore dell’Asl e l’informativa dei Carabinieri di Calimera, con allegato il video “incriminato”. Elementi indiziari che hanno spinto la Procura a chiedere l’arresto del medico.
Foca Bellotoma, 86enne di Calimera, ha dato incarico all‘avvocato Renata Minafra, di seguire gli sviluppi giudiziari della vicenda.
Il signor Bellotoma chiede giustizia, attraverso un eventuale processo penale. Difatti, come sostenuto dal suo legale: “Le scuse avanzate dal dottor Refolo sono tardive, nonché formali e lasciano il tempo che trovano, poiché nulla può giustificare un comportamento del genere, da parte di un medico, nei confronti, di un anziano signore”. Non solo, poiché l’avvocato sottolinea che il medico non avrebbe fatto nulla per aiutare il suo concittadino nei momenti successivi alla brutale aggressione. L’avvocato Minafra, invece, si rivolge con parole di stima e ringraziamento verso tutti gli altri medici, sostenendo “un plauso a tutti quei medici che, in queste ore, stanno accudendo anche dal punto di vista emotivo il signor Bellotoma, presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, nonostante l’emergenza sanitaria dovuta al covid-19”.
L’anziano paziente si trova temporaneamente ricoverato presso il reparto di otorinolaringoiatria. A seguito della violenta aggressione, ha rimediato la frattura di due costole ed ecchimosi sul viso e su altre parti del corpo. I medici hanno stabilito per lui una prognosi di 25 giorni.
Nella querela, già presentata in queste ore, il signor Bellotoma riferisce come sarebbero andati i fatti, la mattina del 2 aprile. Egli si era recato con la propria macchina, presso lo studio del dr. Vincenzo Refolo, già il 30 marzo scorso, per la prescrizione di una visita dovuta ad un dolore alla schiena, presso il Poliambulatorio di Martano. E si era ripresentato nel pomeriggio di tre giorni dopo, per parlare con il medico di base di Calimera. Quest’ultimo non lo avrebbe fatto accomodare all’interno dello studio. I due avrebbero, poco dopo, avuto un alterco all’esterno dell’ambulatorio. Ad un certo punto il medico, sostiene il signor Bellotoma, senza un’effettiva ragione, lo avrebbe aggredito, facendolo cadere a terra ed accanendosi su di lui, con una serie di calci.
Solo grazie all’intervento di un concittadino, l’86enne sarebbe stato riaccompagnato a casa. E la sera stessa, avrebbe avvertito il nipote Enzo, chiedendo di non essere ricoverato in ospedale, per il timore di contrarre il coronavirus. La mattina dopo, intorno alle 7:30, si sarebbe risentito con lui, manifestando una serie di acuti dolori e nonostanze le iniziali titubanze sarebbe stato condotto in ospedale.
La versione del medico
Intanto, il medico di famiglia immortalato da un video, ben presto divenuto virale, mentre prende a calci un anziano paziente, si è a sua volta rivolto ad un legale, per difendersi in tutte le sedi opportune, riferendogli la propria versione dei fatti. Vincenzo Refolo sostiene che il video fornirebbe una ricostruzione parziale di quanto successo il 2 aprile. Il medico di famiglia chiede scusa a tutti per l’aggressione all’esterno dello studio di Calimera, ai danni dell’anziano paziente, suo compaesano, ma vuole però tutelarsi. Anche perché, nel frattempo, la Asl di Lecce ha comunicato che è stato sospeso in via cautelativa.
Egli ha inoltre precisato di essere stato precedentemente insultato ed aggredito dall’86enne, all’interno del proprio ambulatorio (versione smentita dal signor Bellotoma, n.d.r.).
L’86enne, a dire del medico, lo avrebbe insultato e colpito con una stampella (l’uomo ha problemi di deambulazione), per non avere ancora ottenuto una visita, presso il Poliambulatorio di Martano, prescrittale giorni prima da Refolo. E solo a quel punto, ci sarebbe stata la sua scomposta reazione.