Mattinata di follia in via Oronzo Quarta, a pochi passi dalla stazione Ferroviaria di Lecce, dove residenti e passanti hanno assistito ad una scena di rabbia e di violenza inaudita. Un 28enne pachistano – residente a Monteroni, ma di fatto senza fissa dimora – ha ben pensato di rompere i vetri delle macchine parcheggiate sulla strada mentre urlava a squarciagola tutto il suo odio per l’Italia.
I fatti
Tante le segnalazioni di cittadini spaventati giunte al 112. La scena raccontata nelle telefonate era sempre la stessa: un extracomunitario stava lanciando sulle vetture pietre recuperate in strada e persino una mattonella, staccata dal marciapiede. Non ha colpito nessuno, ma quel comportamento ha creato comunque un serio pericolo sia per la circolazione stradale che per i passanti. Nel giro di pochi minuti, i carabinieri della Sez. Radiomobile della locale compagnia hanno raggiunto via Oronzo Quarta. Una volta ascoltato il racconto di alcuni testimoni, ancora spaventati e impauriti, gli uomini in divisa sono riusciti a individuare il giovane, giusto in tempo. Si stava allontanando, utilizzando gli autobus di linea in transito.
Accompagnato in Caserma è stato identificato. Si tratta di Usman Muhammad, classe 1991 del Pakistan, in Italia un con permesso di soggiorno per “protezione sussidiaria”. Alle spalle, alcuni precedenti per violenza, resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento.
Il 28enne aveva mandato in frantumi i vetri di 12 auto parcheggiate in strada, come immortalato anche da alcune telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Gli occhi elettronici hanno ripreso tutto: la rabbia e la violenza. Anche alcuni cittadini hanno realizzato dei filmati amatoriali con il cellulare, mentre altri spaventati dal suo comportamento e dalle sue parole sconnesse o piene di disprezzo nei confronti dello Stato Italiano hanno preferito allontanarsi.
Tenuto conto dei reati commessi e della situazione di grave pericolo per l’incolumità pubblica che si è generato a causa del suo comportamento, il giovane è stato arrestato per l’ipotesi di danneggiamento aggravato di beni esposti per necessità alla pubblica fede.
Intanto, la Comunità pakistana di Lecce ha preso le distanze dal folle gesto.
