Sorpresi con pochi grammi di droga si innervosiscono, nascondevano una pistola rubata e più di 300 proiettili


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A tradire due ragazzi, sorpresi durante un controllo con marijuana e hashish addosso, è stato il nervosismo. Un’agitazione “sproporzionata”, secondo gli uomini in divisa, al ritrovamento di “appena” cinque grammi di stupefacente. C’è stato anche un altro particolare che ha insospettito gli agenti: il loro sguardo è “caduto” spesso verso un cumulo di pietre in tufo, presenti nella cava in disuso dove sono stati fermati. Questi due fatti, messi insieme, sono costati cari ad un 20enne di Gagliano del Capo ed un 21enne di Presicce.

I due, entrambi volti sconosciuti alle forze dell’ordine, sono finiti ai domiciliari per il reato di concorso di detenzione illegale di armi e munizionamento e per ricettazione dell’arma, risultata rubata a Frosinone.

Ma andiamo con ordine

Durante un servizio di controllo, finalizzato a contrastare i reati in materia di stupefacenti, gli agenti del commissariato di Taurisano, impegnati a perlustrare la zona di Acquarica del Capo, hanno fermato due giovani a bordo di una Renaul Twingo, nei pressi di una cava in disuso. All’atto del controllo, i due sono stati trovati con circa 5 grammi di hashish e marijuana addosso. È stato in quel momento che, per loro, sono cominciati i guai.

A insospettire gli uomini in divisa, come detto, è stato il loro forte stato di agitazione, eccessivo per giustificare il ritrovamento di pochi grammi di stupefacente. Non solo, probabilmente senza accorgersene, i ragazzi hanno rivolto lo sguardo su un cumulo di pietre in tufo. I poliziotti, a quel punto, non hanno potuto fare a meno di notare che da una grossa pietra si intravedeva una carta di colore rosso lucente.

È stato un dettaglio importante, perché ha permesso agli uomini dell’arma di scoprire un involucro sigillato con nastro da pacco, contenente all’interno una pistola Beretta mod. 98 FS calibro 9×21, con un caricatore contenente 7 cartucce dello stesso calibro e 346 cartucce 9×21.

I due ragazzi, alla fine, sono finiti ai domiciliari per il reato di concorso di detenzione illegale di armi e munizionamento e per ricettazione dell’arma risultata rubata a Frosinone.