Pretende la tessera sanitaria e frantuma il vetro del Cup con un pugno, arrestato. Nei guai anche il coinquilino per droga


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Pretendeva il rilascio della tessera sanitaria, ma quando l’operatore gli ha comunicato che non poteva soddisfare la sua richiesta perché il documento era già stato inviato all’indirizzo che aveva indicato nella richiesta ha sferrato un pugno sul vetro che separa i dipendenti dai cittadini, mandandolo in frantumi. Ma anche prima di questo episodio, aveva creato non poco scompiglio all’interno del CUP gli uffici ASL di viale Don Minzoni, dove se l’era presa con una donna in fila che aveva addirittura minacciato e strattonato. Stessa scena si era ripetuta negli uffici dell’ INPS, in viale Marche, dove aveva aggredito una Guardia Giurata. Questa volta, però, è finito nelle mani della Polizia. Condotto in Questura per un 39enne del Ghana è scattato l’arresto in flagranza di reato con le accuse di danneggiamento aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Ma a finire nei guai è stato anche un suo coinquilino, un connazionale 33enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, perché trovato con la droga, hashish e marijuana, durante la perquisizione in casa dell’amico.

Andiamo con ordine.

Nel tardo pomeriggio di ieri, gli Agenti della sezione volanti hanno arrestato, in flagranza di reato, due cittadini del Ghana entrambi regolari in territorio Nazionale, uno come detto per danneggiamento aggravato e resistenza a P.U, l’altro per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Entrambi sono stati anche denunciati per furto di energia elettrica in concorso e maltrattamento di animali.

Il caos al Cup

Mancava qualche minuto alle 10.30, quando alla sala operativa della Questura è giunta una segnalazione da parte del personale dello sportello Cup. Più una richiesta di “aiuto”, forse. Stando al racconto, un cittadino del Ghana che si era presentato negli uffici di via Don Minzoni per pretendere il rilascio della sua tessera sanitaria aveva sferrato un pugno sul vetro che separa l’operatore dagli utenti, mandandolo in frantumi, solo perché il dipendente non poteva soddisfare la sua richiesta. La tessara sanitaria, infatti, era stata già recapitata all’indirizzo da lui stesso indicato. Non solo, prima aveva creato non poco scompiglio all’interno del CUP, anche con gli altri utenti in attesa del loro turno e soprattutto con una donna che aveva strattonato, dopo averla minacciata. Subito dopo, si allontanava, facendo perdere le sue tracce.

e poi all’Inps

Mentre gli agenti stavano raccogliendo la descrizione del cittadino ghanese, è giunta un altra segnalazione, questa volta da parte degli operatori degli Uffici INPS di viale Marche. Il copione sembrava simile, anche lì un cittadino extracomunitario stava disturbando i presenti con i suoi comportamenti. A quel punto, sul posto si è recata una Volante che, con non poca fatica, ha bloccato e immobilizzato l’uomo che poco prima aveva aggredito la Guardia Giurata, addetta alla sicurezza.

Condotto in Questura il cittadino extracomunitario altri non era che il ghanese 39enne che, poco prima, si era reso responsabile del danneggiamento aggravato presso gli uffici ASL.

In casa spunta la droga e il coinquilino finisce nei guai

Durante la perquisizione domiciliare eseguita presso la sua abitazione, si è presentato il coinquilino, suo connazionale, il 33enne tra l’altro già conosciuto alle Forze di Polizia. Ed ecco che, durante il controllo, è spuntato fuori uno zainetto in stoffa di colore verde, trovato su un carrello in acciaio all’interno nel giardino. All’interno c’erano due confezioni di Hashish per un peso complessivo di 178,50 gr. e due sacchetti in cellophane trasparente contenente Marijuana per un peso complessivo di 118,20 grammi. Nella camera da letto, all’interno di un armadio, sono stati trovati diversi telefoni cellulari smartphone e di vecchia generazione non geolocalizzabili. Mentre sul tavolo della cucina, sono stati rinvenuti un bilancino di precisione equattro sacchetti contenenti a loro volta della bustine in cellophane per il confezionamento della sostanza stupefacente.

La perquisizione, a quel punto, è toccata anche al 33enne che aveva, nella tasca dei pantaloni 200 euro, in banconote di vario taglio. Tutto sottoposto a sequestro.

Maltrattamento di animali e furto di energia elettrica

Durante la perquizione si appurava, inoltre, che il sistema elettrico era stato sabotato e il contatore rimosso dalla sua sede. Era stato creato anche un allaccio abusivo. Tramite personale dell’ENEL, giunto sul posto, si accertava che l’allaccio era stato recisso per morosità nel 2018.

Nel giardino sono stati trovati, per finire, vari animali tenuti in un modo inidoneo tra feci e sporcizia varia: 5 conigli di piccola taglia, 7 galline, 4 gattini ed un cane il quale era tenuto in sofferenza all’interno di una vecchia cucina in metallo ceramizzato e collocato nello spazio in cui viene posta normalmente la bombola del gas.

Tutti gli animali, su disposizione del veterinario dell’ASL di Lecce, giunto sul posto, accertato lo stato di degrato in cui vivevano sono stati prelevati e sottoposti a sequestro.

Dopo le formalità di rito i due cittadini di nazionalità ghanese sono stati tratti in arresto e, come disposto dal Pubblico Ministero di turno della locale Procura della Repubblica, condotti presso la Casa Circondariale