Avrebbero, secondo l’accusa, costretto una 16enne rumena a prostituirsi, ma al termine del processo arrivano due assoluzioni ed una prescrizione del reato.
Il collegio della prima sezione penale (Presidente Roberto Tanisi) ha ritenuto non colpevoli, “per non aver commesso il fatto”: C. M.C., 34enne di origini rumene ma residente a Galatina; I.M., 30 anni, sempre di origini rumene, ma residente ad Aradeo. Invece, per A.D.A., 65enne di Lecce, il collegio ha dichiarato l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione.
In precedenza, il pm Luigi Mastroniani ha invocato la condanna a 4 anni per ciascuno.
I tre imputati rispondevano in concorso dell’accusa di induzione alla prostituzione minorile.
C.M.C. e I.M. erano difesi dall’avvocato Carlo Gervasi. Invece, A.D.A. era assistito dall’avvocato Angelo Vetrugno.
L’avvocato Gervasi, nel corso della discussione in aula, ha sostenuto che i due rumeni si sarebbero limitati a far conoscere la loro giovane connazionale, al 65enne leccese, senza indurla a prostituirsi. Si sarebbe trattato di un mero gesto di solidarietà, poiché la ragazza era in cerca di un lavoro e il salentino cercava una badante per la madre.
L’episodio contestato risale al 7 aprile del 2012 e si sarebbe verificato a Galatina.
Le indagini hanno preso il via, da una segnalazione in Procura dei carabinieri che avrebbero sorpreso, il 65enne A.D.A, semi-nudo a bordo di una macchina, nei pressi della zona industriale di Galatina.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Carmen Ruggiero, C.M.C. ed I.M. avrebbero contattato telefonicamente A.D.A, proponendogli di conoscere la giovane rumena.
A quel punto, l’avrebbero condotta a bordo di una auto sul luogo dell’appuntamento con il 65enne leccese. La ragazza sarebbe stata così costretta a salire sulla macchina di A.D.A., per consumare con lui un rapporto sessuale, nel corso delle indagini la 16enne rumena è stata ascoltata anche a sommarie informazioni dai carabinieri,