Abusi ai danni di una bambina? Anziano commerciante assolto dall’accusa di violenza sessuale

Assolto “perché il fatto non sussiste” il commerciante di Trepuzzi accusato di aver abusato di una bambina di 9 anni entrata nel suo negozio.

Arriva l’assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste“, per il commerciante accusato di abusi sessuali su una bambina di 9 anni. Il collegio della prima sezione penale (Presidente Stefano Sernia, a latere Maddalena Torelli e Giovanna Piazzalunga), al termine del processo, ha ritenuto F. F. P., 71enne di Trepuzzi, non colpevole del reato di violenza sessuale. I giudici hanno disposto anche la revoca della misura cautelare dei domiciliari e l’anziano commerciante può tornare in libertà.

In una scorsa udienza, si è svolta la requisitoria del pm Giorgia Villa che ha invocato la pena di 8 anni. L’imputato è difeso dagli avvocati Luigi Covella ed Antonio Savoia, i quali hanno chiesto l’assoluzione dell’uomo sottolineando l’inattendibilità della presunta vittima.

I familiari della bambina si erano costituiti parte civile con gli avvocati Viola Messa ed Antonio Romanello.

L’arresto

F.F.P. (le sue iniziali), 72enne di Trepuzzi venne arrestato il 13 settembre del 2019 con l’accusa di violenza sessuale. L’uomo venne raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip, su richiesta del pm Maria Rosaria Micucci. Il Tribunale del Riesame, in seguito, ha rigettato il ricorso della difesa che chiedeva la revoca della misura cautelare. Dopo l’arresto, si è svolto l’interrogatorio di garanzia. Il 71enne ha negato l’accaduto, sostenendo che la minore, quella mattina del 2 luglio, indossava una maglietta molto larga e un po’ “sconcia” che avrebbe lasciato intravedere il “seno”. Inoltre, F.F.P. ha ribadito di non averla neanche sfiorata e di essersi limitato a venderle le salviettine e a regalarle delle caramelle, alla presenza di due clienti.

Successivamente, si è svolto l’ascolto protetto della bambina. Dinanzi al gip Giulia Proto, presso la Procura dei Minori, la piccola di 9 anni ha confermato le accuse nel corso dell’incidente probatorio. Un racconto lineare quello della piccola che ha ribadito quanto già riferito agli inquirenti, durante una precedente audizione alla presenza di una psicologa.

La bambina, secondo l’accusa, sarebbe stata avvicinata dal commerciante di un negozio di alimentari con la scusa di “sistemare meglio il vestitino” e condotta in uno sgabuzzino, dove lontano da occhi indiscreti, l’uomo l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime, invitandola a toccarsi di notte il seno. Infine, il commerciante le avrebbe regalalato delle caramelle.

Le dichiarazioni della minore furono ritenute attendibili dal consulente tecnico Sara Scrimieri.