Illecito contributo di 40 euro a un cittadino? Assolto ex sindaco Melissano e altri cinque imputati


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Erano finiti sotto processo per un contributo assistenziale di 40 euro ed al termine dello stesso, è arrivata l’assoluzione per tutti gli imputati.

Il collegio della seconda sezione penale (Presidente Pasquale Sansonetti) ha assolto: l’ex sindaco di Melissano Roberto Falconieri ed il suo vice Giovanni Caputo; gli assessori comunali Cosimo Marino e Giuseppe Macrì, il dirigente dei Servizi finanziari Daniele Scarlino, l’ex responsabile degli Affari generali Luigi Giorgio Caputo.

Rispondevano a vario titolo ed in diversa misura delle accuse di abuso dufficio e falso ideologico e materiale.

Il pubblico ministero Emilio Arnesano ha chiesto la condanna per tutti, invocando pene tra i 2 ed i 3 anni di reclusione.

Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dall’avvocato Luigi Covella e Massimo Fasano, Ida Giannelli e Rocco Caputo. I legali hanno evidenziato, anzitutto, che la denunciante fosse da ritenere inattendibile. Inoltre, hanno sottolineato come gli imputati abbiano sempre agito conformemente alle norme, seguendo alla lettera l’iter amministrativo.

Invece, giudicato in precedenza con il rito abbreviato, l’ex segretario comunale Giancarlo Ria è stato assolto per i reati di abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale, ma anche soppressione di atti veri “perché il fatto non costituisce reato”. È difeso dall’avvocato Anna Grazia Maraschio.

L’accusa

Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Emilio Arnesano, nel gennaio del 2012, Scarlino avrebbe consegnato 40 euro ad un cittadino, su autorizzazione dell’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Macrì. Per far ciò, avrebbe compilato e firmato un falso buono danticipazione, facendolo falsamente risultare consegnato ad una dipendente dei Servizi sociali.

Gli indagati, poi, avrebbero ratificato la delibera, compiendo un abuso d’ufficio. Il richiedente, in precedenza, aveva invocato il contributo all’ex vicesindaco Valeria Marra, ricevendone un diniego. La stessa procedura sarebbe stata utilizzata dallo stesso Scarlino qualche giorno prima, per un altro contributo di 20 euro. Tutti gli altri indagati Falconieri, G. Caputo, Marino, Macrì e Ria, avrebbero anche falsamente certificato, attraverso un’altra delibera, la presenza dell’ex vicesindaco Marra (in realtà assente), allegando una proposta con la sua firma. Questa era stata apposta in un atto relativo ad un’altra cittadina.