Arriva l’assoluzione per l’imprenditore accusato di essere responsabile per l’incidente sul lavoro, in cui perse la vita l’operaio Piero Colazzo.
Il gup Cinzia Vergine, al termine del giudizio abbreviato, ha assolto dall’accusa di omicidio colposo, G.P., 42 anni, originario di Altamura, perché il fatto non costituisce reato.
È stata così accolta la tesi difensiva dell’avvocato Dimitry Conte che ha sostenuto come l’imprenditore avesse seguito le procedure per consentire a tutti i suoi dipendenti dell’impresa di lavorare in condizioni di sicurezza. In particolare, forniva all’operaio i guanti isolanti per evitare scosse elettriche, il quale non li avrebbe indossati.
Anche il pm Luigi Mastroniani ha invocato l’assoluzione.
La tragedia si è verificata il il 10 febbraio 2015 a Gallipoli. Piero Colazzo stava sostituendo le lampadine all’impianto di illumuinazione in via Riviera Armando Diaz, quando è rimasto folgorato da una scossa elettrica. L’uomo è così caduto dalla scala da un’altezza di circa 3 metri, subendo una serie di lesioni rivelatesi mortali.
La famiglia della vittima era rappresentata dall’avvocato Francesco Vergine.