Operazione ‘Micosca’ su falsi incidenti. Assolto un medico al termine del processo di Appello

Inoltre, la Corte ha rideterminato alcune pene e dichiarato il non doversi procedere per prescrizione nei confronti di vari imputati

Si conclude con l’assoluzione di un “camice bianco”, il processo di Appello, su di un presunto  grosso giro di falsi incidenti per intascare il premio assicurativo.

La Corte (presidente Vincenzo Scardia) ha assolto, “perché il fatto non costituisce reato”, il medico di una struttura pubblica, Claudio Girasoli, 52 anni, originario di Roma, ma residente a Lecce, assistito dall’avvocato Luigi Covella. Rispondeva, come gli altri imputati, dei reati di falso materiale e ideologico ed era stato inizialmente arrestato e poi condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi.

La Corte d’Appello ha anche assolto, “per non aver commesso il fatto“, Lorenzo Micocci, ex liquidatore Unipol, 49 anni, di Botrugno per due capi d’imputazione e rideterminato la pena a 3 anni di reclusione (4 anni in primo grado).

I giudici hanno rideterminato la pena a 4 anni anche per l’avvocato Donato Maruccia, 44 anni, di Corigliano d’Otranto (4 anni e 6 mesi in primo grado), riqualificando le originarie imputazioni.

Inoltre, la Corte di Appello, ha dichiarato il non doversi procedere per prescrizione nei confronti di vari imputati, ma confermando le statuizioni civili.

Per il resto, i giudici hanno confermato la sentenza di primo grado per: Alessandro Leucci, 33 anni, di Botrugno; Leonardo Impero Delle Donne, 58 anni di Caprarica; Carmelo Basile, 63 anni, di Maglie; Antonio Miccoli, 68 anni, di Soleto; Tommaso Miccoli, 35 anni, di Galatina; Angela Leone, 49enne di Botrugno; Maria Grazia Leucci, 29 anni, di Botrugno; Grazia Miggiano, 81 anni, di Botrugno; Simonetta Toma, 47 anni, di Cursi; Aleandro Moretti, 33 anni, di Melpignano; Sara Moretti, 29 anni, di Melpignano; Anna Della Stella, 34 anni, di Maglie; Sergio De Blasi, 39 anni e Salvatore De Blasi, 81 anni, entrambi di Martano.

I legali degli imputati potranno presentare ricorso in Cassazione, una volta depositate le motivazioni della sentenza (entro 90 giorni).

La Corte di Appello ha invece ritenuto inammissibile l’appello del pm Antonio Negro  che aveva impugnato la sentenza di primo grado per alcuni imputati.

L’inchiesta

Ricordiamo che 12 persone finirono in manette nel dicembre del 2014 nell’operazione Micosca, a seguito di indagini della Polizia Stradale, per fatti avvenuti tra il 2008 ed il 2010, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed al falso. Il reato associativo è caduto, però già al termine del processo di primo grado, come richiesto dallo stesso pm. I giudici della prima sezione collegiale (presidente Fabrizio Malagnino) avevano comunque inflitto ben 19 condanne, ma assolvendo molti imputati e dichiarando estinti una serie di reati per prescrizione.

Il collegio difensivo

Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati: Riccardo Giannuzzi, Giancarlo Dei Lazzaretti, Luigi e Arcangelo Corvaglia, Vincenzo Blandolino, Luigi Rella, Viola Messa, Giuseppe Corleto, Vincenzo Magi, Stefano Pati, Francesca Conte, Andrea Sambati, Giovanni Battista Cervo, Ubaldo Macrì, Enrico Chirivì, Americo Barba, Gianni Gemma, Giampiero Tramacere, Giuseppe Gennaccari, Donato Sabetta, Antonio Bovino, Giuseppe Rampino.

Le compagnie Unipolsai s.p.a. e Italiana Assicurazioni s.p.a. si erano costituite parte civile con gli avvocati Silvio Caroli, Vincenzo Del Prete e Andrea Starace.



In questo articolo: