L’ordigno fatto esplodere nella notte tra sabato e domenica davanti al Caffè Paisiello e che ha danneggiato anche l’omonimo teatro e i vetri delle palazzine circostanti, i cinque colpi di pistola sparati appena due notti prima al “Nuovo Caffè Carletto”, i colpi di pistola che furono sparati il 13 ottobre scorso contro la saracinesca del “Bar Bellini” in via Monti. In città cresce la paura e Lecce si ritrova tutto ad un tratto ad essere ostaggio della criminalità.
Ma in che modo? C’è qualche nesso tra gli atti criminosi che si sono susseguiti negli ultimi giorni? Il capoluogo salentino si riscopre fragile e, in una situazione di per sé già complicatissima per via della crisi incessante che sta straziando la nostra economia, si teme per quelle attività e quei settori che continuano a tenere botta ed attutiscono i colpi pesanti inflitti alle finanze di commercianti e cittadini. Il turismo e le attività commerciali cercano di restare in piedi ma il racket e la criminalità organizzata continuano a minacciare l’incolumità e la voglia di chi cerca di produrre.
L’impressione è che la criminalità voglia radicare i propri tentacoli sulla movida, la nuova economia della città e, anche se ancora non se ne ha la certezza, tutte le piste ed i sospetti degli avvenimenti incresciosi, che si sono verificati, portano diritti al racket delle estorsioni. Un escalation di crimini che riporta con la mente ai primi anni Novanta e che pone tutte le Istituzioni alla massima allerta in una situazione assolutamente da non sottovalutare.
Per questo motivo è stato convocato e si è riunito, questa mattina, un Comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura. Al tavolo erano presenti: il Prefetto Giuliana Perrotta; il vice Prefetto Dottor Guido Aprea; il Questore della Comando provinciale della Polizia di Lecce Vincenzo Carella; il Comandante provinciale dei Carabinieri di Lecce Nicodemo Macrì; il Colonello della Tenenza Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce Vincenzo Di Rella.
Dall’incontro è emersa tutta la preoccupazione per gli incresciosi avvenimenti e si è cercato di trovare gli accorgimenti adatti affinché il problema possa essere limitato e circoscritto. L’incremento dei controlli con i protocolli già firmati in passato, l’introduzione di altre telecamere di controllo nel centro cittadino e l’esortazione a tutti i commercianti a non aver paura e denunciare immediatamente eventuali minacce ed atti intimidatori di qualsiasi genere. Sono queste le soluzioni che saranno adottate nel breve periodo con l’impegno a monitorare la situazione giorno per giorno.
Un secondo tavolo, poi, si è riunito nella medesima sede istituzionale. In scaletta, infatti, vi erano anche temi riguardanti il problema dell’immigrazione e relativi allo sfruttamento della prostituzione. Appuntamento che ha visto protagonisti gli stessi attori di quello precedente ed a cui si sono aggiunti il Comandante della Polizia Municipale, Donato Zacheo; il Comandante della Stradale Lucia Tundo; l’assessore provinciale Pasquale Gaetani; l’assessore alle attività produttive del Comune di Lecce, Luigi Coclite.