Giovane freddato con una pistola nel centro di Casarano. Al via l’autopsia

L’autopsia sul corpo di Afendi servirà a confermare quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo la confessione di Sarcinella.

Dopo essere stato colpito in modo grave da due proiettili, sparati da distanza ravvicinata, è stato “finito” con un terzo proiettile, mentre era disteso per terra.

L’autopsia sul corpo di Antonio Amin Afendi, eseguita dal medico legale Roberto Vaglio, conferma quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo la confessione di Lucio Sarcinella.

Nei prossimi 60 giorni, il medico legale dovrà ricostruire con esattezza l’orario e le cause della morte e la distanza dello sparo. Non sono state rilevate tracce di colluttazione. Lucio Sarcinella, omicida reo confesso di Antonio Afendi, freddato da tre colpi di pistola, sabato mattina, verso le 11, nei pressi di un bar pieno di gente nel centro di Casarano, si trova in carcere per omicidio con l’aggravante della premeditazione.

L’autopsia dovrà chiarire quest’ultimo aspetto. Va detto che Sarcinella, assistito dall’avvocato Simone Viva, nel corso dell’interrogatorio davanti al gip, ha confermato quanto già detto ai pm e dunque di non avere pianificato l’omicidio, ma di avere ucciso Afendi in un impeto di rabbia per le minacce rivolte alla famiglia.

Risulta indagato, come atto dovuto, per concorso in omicidio anche il 26enne di Matino che si trovava alla guida della macchina.

Al momento viene esclusa per entrambi l’aggravante del favoreggiamento dell’associazione mafiosa, anche se il gip nel provvedimento pone l’attenzione sul contesto della criminalità organizzata.

E questo aspetto verrà approfondito nel prosieguo delle indagini, alla luce del blitz “Fortezza” di ieri, che ha portato a 13 arresti, tra Casarano e paesi limitrofi.

Tra i destinatari della misura cautelare in carcere c’era anche Afendi. Invece, Sarcinella non compare tra i 43 indagati di questa nuova inchiesta.



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