Omicidio Castri di Lecce, chi ha ucciso Donato Montinaro? Le prime risposte dall’autopsia


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Chi ha ucciso Donato Montinaro, il falegname di Castri di Lecce trovato senza vita dalla domestica che, come tutte le mattine, aveva aperto la porta della villetta di via Roma per aiutare l’uomo nelle faccende di casa e con la figlia disabile che non si è accorta di nulla? Una domanda a cui gli uomini in divisa stanno cercando di dare una risposta mettendo insieme tutti i pezzi per risolvere il mistero. C’è la ricostruzione della scena del crimine che permette di escludere alcune delle piste finite sul tavolo degli investigatori.

La strada della rapina finita in tragedia, intrapresa dopo il ritrovamento del corpo – incappucciato con un lenzuolo e legato con delle fascette da elettricista e del nastro da imballaggio –  non sembra trovare riscontri, non del tutto almeno. La mancanza di segni di effrazione, porte e finestre intatte e la casa in ordine inducono a pensare che il pensionato abbia aperto le porte ai suoi assassini. Ad agire, infatti, sarebbero state più persone come dimostrano le lesioni trovate sull’uomo, massacrato di botte compatibili con un pestaggio a più mani. Persone, si pensa, che il pensionato conosceva e di cui si fidava, ma che lo hanno picchiato a suon di calci e pugni, soprattutto sul volto.

Più probabile che si sia trattato di una vendetta o di una spedizione punitiva. L’irruzione nell’appartamento pare sia stata organizzata visto che gli  aggressori si sono presentati alla porta con tutto l’occorrente per  immobilizzare  e legare il 75enne. Questo conferma la premeditazione, ma non l’intenzione di ucciderlo. Forse volevano solo fargli del male, ma la situazione ad un certo punto gli è sfuggita di mano.

Non è stata utile a ricostruire il quadro, la testimonianza della figlia dell’uomo che non si è accorta di nulla. Mentre le indagini continuano scavando nel passato del pensionato, nella sua vita privata e nel suo giro di amicizie, mentre si cercando indizi nelle telecamere di videosorveglianza o nel cellulare nel tentativo di ricostruire gli ultimi momenti della sua vita c’è attesa per l’autopsia, disposta dal pm di turno Maria Consolata Moschettini che ha aperto un fascicolo con l’accusa di omicidio volontario, al momento contro ignoti. Il medico legale dovrà chiarire le cause della morte di Montinaro. È stata causata dalle botte ricevute o è stato soffocato dal lenzuolo che gli avvolgeva la testa?