Finisce nel mirino delle fiamme gialle un altro locale del Salento, ancora una volta per assenza delle dovute documentazioni. Mancava poco al calcar del sole, quando gli uomini della Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli – impegnati nei controlli finalizzati al contrasto dell’abusivismo commerciale nel settore del “divertimento” – si sono presentati presso il noto locale ‘Km Zero’, luogo di incontro per centinaia di giovani salentini, ma anche di tanti turisti che in questi giorni popolano il territorio.
I militari guidati dal Maggiore Francesco Mazza si sono “presentati” nel discobar al tramonto, quando il locale era gremito di gente, ordinando l’immediata chiusura. Il motivo? Secondo i baschi verdi, il ‘Km Zero’ non aveva le necessarie autorizzazioni comunali, rilasciate previa verifica obbligatoria dei luoghi da parte dell’apposita Commissione di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli.
requisiti richiesti dalla normativa per il corretto esercizio dell’attività. La verifica, infatti, ha l’importante scopo di garantire che il locale sia dotato delle indispensabili misure di sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica (uscite di sicurezza a norma, adeguato impianto antincendio, impianto elettrico conforme alle norme vigenti nonché barriere per limitare l’impatto acustico).
Per le Fiamme Gialle, insomma, non è rimasto altro se non provvedere al sequestro preventivo della struttura, situata fra Montagna Spaccata e Quattro Colonne, in località La Reggia, a Galatone. Nel locale, di circa cento metri quadrati, che sorge su un’area di oltre mille, esercitava l’attività di intrattenimento musicale, pur possedendo esclusivamente la sola SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) per la somministrazione di alimenti e bevande.
In quel momento erano presenti poco meno più di duecento, clienti che, confusi da quanto stesse accadendo, sono stati costretti tutti ad abbandonare il locale. Posto sotto sequestro anche l’incasso di giornata per un ammontare di poco superiore al migliaio di euro.
Il titolare, un 33enne del posto, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, trattenimento e ritrovo senza aver rispettato le prescrizioni dell’Autorità a tutela dell’incolumità pubblica, previste dal Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Il discobar era ubicato a poche decine di metri dalla scogliera, privo di ogni barriera protettiva o cornice di sicurezza, rappresentando un grave pericolo per i numerosi clienti, provenienti da ogni parte d’Italia, che si accalcavano nelle immediate adiacenze dopo aver consumato bevande alcoliche.
L’attività svolta, in sinergia con le Istituzioni salentine, quali Procura della Repubblica e Prefettura di Lecce, impegnate nel tempo a fronteggiare le criticità legate all’enorme aumento di presenze durante i periodi estivi nel territorio salentino, come detto, è finalizzata al contrasto dell’abusivismo commerciale nel settore del “divertimento”, a beneficio sia degli operatori economici che svolgono la loro attività nel rispetto delle regole di legalità che degli stessi turisti.