Si è conclusa nelle scorse ore, l'inchiesta sull'aggressione ad una donna di Matino da parte della cognata, la quale adesso rischia di finire sotto processo.
Il Pubblico Ministero Francesca Miglietta ha iscritto nel registro degli indagati la 38enne matinese G.F., difesa dall'avvocato Silvio Caroli. La donna è accusata di aver colpito con una statuetta in gesso, la 47enne S.F. anch'ella di Matino, causandole la rottura composta di una parte dello zigomo. G. F. risponde dunque del reato di lesioni, con l'aggravante di aver agito per futili motivi.
L'indagine partì dalla denuncia-querela presentata da S. F., difensore Antonio De Lorenzo, tre giorni dopo l'accaduto, presso il Comando dei Carabinieri di Matino.
Ella, premettendo che i rapporti con la cognata non erano idilliaci, raccontò agli uomini dell'arma di avere subito, il 7 aprile 2014, la violenta aggressione; semplicemente per essersi "presentata" sulla soglia di casa della 38enne.
S.F. spiega di aver citofonato nonostante la porta fosse aperta, per recuperare un capo di biancheria, caduto accidentalmente nella proprietà di quest'ultima. Non appena trovatasi di fronte a lei, la cognata l'avrebbe insultata pesantemente e poi le si sarebbe scagliata contro, colpendola con una statuetta. Sarebbero presto accorsi in suo aiuto, la figlioletta ed un'amica, per poi essere immediatamente trasportata al Pronto Soccorso di Casarano.
Alcuni mesi dopo, G.F. presentò a sua volta una denuncia-querela, presso il Comando dei Carabinieri di Taurisano. Secondo la versione fornita dalla 38enne di Matino, la cognata si sarebbe presentata dentro casa sua senza suonare, cominciando ad insultare i suoi figli; successivamente avrebbe anche tentato di aggredirla e lei per difendersi l'avrebbe colpita sulla guancia con un soprammobile in gesso che aveva in mano, essendo impegnata in pulizie domestiche. A quel punto S.F. avrebbe scagliato i cocci della statuetta verso di lei, minacciandola di morte e costringendola a rifugiarsi dentro casa (a supporto di questa versione ci sarebbero alcune testimonianze). Anch'ella sarebbe poi stata trasportata in ospedale per una ferita al gomito e in seguito ad accertamenti le fu riscontrato uno "stato ansioso reattivo", tanto che nei giorni successivi si sarebbe "barricata" in casa con la paura di essere nuovamente aggredita.