Da un po’ di tempo era stata segnalata la presenza di alcune persone all’interno del cimitero che, con fare intimidatorio, procacciavano piccole somme di denaro ai danni di alcuni cittadini – con i propri congiunti sepolti nella struttura – con il pretesto di curare il cambio dell’acqua dei vasi contenenti i fiori, l’annaffiatura delle piante e altro.
Nei giorni scorsi, gli agenti della Sezione Volanti hanno raggiunto il plesso cimiteriale di Lecce (in prossimità della Camera Mortuaria) avvertiti da una signora che aveva riferito telefonicamente al 113 di essere stata minacciata più volte, nei giorni precedenti, da un individuo che era solito frequentare quotidianamente la struttura cimiteriale.
La donna ha raccontato alla sala operativa che, già in diverse altre occasioni, l’uomo, conosciuto con il nome di Giuseppe, senza alcun motivo, l’aveva avvicinata proferendo al suo indirizzo minacce verbali aggravate da una forte aggressività, senza, tuttavia, arrivare al contatto fisico, precisando altresì che lo stesso, mentre si trovava in prossimità della camera mortuaria, aveva proferito al suo indirizzo frasi minacciose e, nello specifico: “è meglio che te ne vai, ancora non l’hai capita!!!”.
L’atteggiamento intimidatorio assunto nei suoi confronti era motivato, a dire della stessa, dal fatto che lei ogni giorno è solita far visita a familiari e a persone a lei care lì tumulate oltre che, per svolgere attività di volontariato all’interno del complesso.
Un equipaggio della Squadra Volante della Questura di Lecce, a seguito della segnalazione, è giunta sul posto e ha identificato la persona in oggetto anche al fine di scongiurare ulteriori atteggiamenti minacciosi ed intimidatori.
Gli agenti, poi, hanno acquisito ulteriori elementi riferibili allo stesso individuo e le immediate ricerche nell’area interessata hanno permesso di rintracciarlo e identificarlo nella persona di D’A. G., 50enne leccese.
Al termine dell’identificazione, D’A.G., di concerto con il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di minacce gravi nei confronti della signora.