Bambina precipitata dal secondo piano di casa, indagano due Procure. C’è l’ipotesi di un gioco pericoloso


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S’indaga sulla caduta dal secondo piano di casa, a Lecce, di una bambina di dieci anni. Due Procure sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze. L’ipotesi di reato contestato dalla Procura dei Minorenni (pm Imerio Tramis) e dalla Procura ordinaria (pm Maria Consolata Moschettini) è istigazione al suicidio contro ignoti.

Al momento, l’apertura di un’inchiesta è considerarsi solo un atto dovuto, al fine di espletare le indagini. Gli accertamenti investigativi sono condotti dai poliziotti della Squadra mobile di Lecce.

I fatti risalgono alla tarda serata di sabato. La bambina è precipitata dal balcone della sua abitazione al secondo piano della 167. La piccola ha riportato alcune fratture, ma non è in pericolo di vita, anche se è stata ricoverata in rianimazione. A soccorrerla è stato un passante.

In base ad una prima ricostruzione dell’accaduto, la bambina era nella sua cameretta con la sorellina più piccola. I loro genitori erano in cucina e non si sarebbero accorti di nulla. Il sospetto degli investigatori è che potrebbe essersi trattato dell’epilogo di un ‘tragico gioco‘ o di una sfida social (challenge), anche perché sul balcone sarebbe stato trovato uno sgabello.

Il telefono cellulare della bambina è stato sequestrato e l’analisi dello smartphone è stata affidata all’ingegnere informatico Silverio Greco. Si è già proceduto, inoltre, con gli ascolti dei genitori e dei compagni di scuola.