La Puglia si è svegliata arancione. Significa che secondo i 21 criteri che il Ministero della Salute ha valutato per ‘colorare’ le regioni – il noto indice Rt, ma anche il numero dei tamponi, di posti letto occupati negli ospedali, soprattutto in terapia intensiva, di focolai e di casi legati alle residenze sanitarie assistenziali – è una zona ad alto rischio, con tutte le restrizioni che la fascia comporta. Certo è che i numeri continuano ad essere “preoccupanti”. Quando era stato sfondato il tetto dei mille casi – 1.163 per la precisione – dalla Regione avevano spiegato che si trattava di contagi scoperti nei giorni precedenti e inseriti in ritardo nel database, ma nel bollettino epidemiologico di ieri, 4 novembre, i tamponi positivi sono stati 994, concentrati ancora nella provincia di Bari che si conferma il territorio più colpito dal virus insieme a Foggia e Barletta-Andria e Trani. Un trend in crescita, comunque.
Nell’ultimo report, scritto sulla base delle informazioni del Direttore del Dipartimento promozione della Salute, Vito Montinaro, invece, su 7.543 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 850 casi positivi: 277 in provincia di Bari, 91 in provincia di Brindisi, 55 in provincia BAT, 273 in provincia di Foggia, 73 in provincia di Lecce, 79 in provincia di Taranto, 1 attribuito a residente fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 26 decessi: 9 in provincia di Bari, 7 in provincia Bat, 9 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 586.802 test. 7.323 sono i pazienti guariti. 14.823 sono i casi attualmente positivi. 867 i ricoverati in Ospedale.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 22.935, così suddivisi:
- 9.410 nella Provincia di Bari
- 2.482 nella Provincia di Bat
- 1.578 nella Provincia di Brindisi
- 5.427 nella Provincia di Foggia
- 1.591 nella Provincia di Lecce
- 2.282 nella Provincia di Taranto
- 163 attribuiti a residenti fuori regione
- 2 provincia di residenza non nota.
