Ancora automobili in fiamme nel Salento. Il nuovo, ennesimo, episodio si è registrato questa notte a Nardò, dove a essere distrutta è stata una Peugeot. Nessun dubbio sulla natura dell’atto: per gli inquirenti il rogo è stato appiccato dalla mano dell’uomo.
È successo tutto poco prima delle ore 5 di questa mattina, quando il sole stava iniziando ad affacciarsi sul nuovo giorno, quando all’improvviso la vettura è stata travolta dalla fiamme. Immediato è scatto l’allarme ai Vigili del Fuoco che, nel giro di pochi minuti, si sono precipitati in via Oronzo, luogo della vicenda.
I caschi rossi ci hanno messo poco a sedare le lingue di fuoco e ancor meno ad accertare la natura dolosa dell’atto incendiario: chiari, infatti, i segni del dolo nei pressi del veicolo, con l’ipotesi che è divenuta certezza quando, a pochi metri, è stata rinvenuta anche una tanica di benzina.
Sul posto anche il proprietario della Peugeot, con targa francese: si tratta di un uomo salentino, ma da anni residente in Belgio. Poche domande da parte degli agenti di Polizia del Commissariato di neretino, poi l’inquietante scoperta. L’uomo vittima dell’atto intimidatorio è lo zio della 23enne rimasta coinvolta, e uccisa, nell’incidente stradale della scorsa domenica 6 agosto nei pressi di Santa Maria al Bagno, mentre era di ritorno dalla festa della birra di Leverano. Difficile dire al momento se tra i due episodi vi possa essere una qualche correlazione, ma di certo ancora una volta è stata turbata la serenità di una famiglia di salentini trapiantati all'estero. A Nardò è montato lo sgomento, mentre la Polizia ha già dato il via alle dovute indagini.