Una tragedia si è consumata, questa mattina, tra le mura di un’abitazione in via Catone a Leverano, dove un banale incidente domestico si è trasformato in un dramma per una famiglia, ora distrutta dal dolore. A perdere la vita, travolto da un televisore, è Giorgio Quarta, un bambino di appena 26 mesi. Il peso della tv, un 32 pollici vecchio modello, lo ha schiacciato e il suo cuore ha smesso di battere. Senza poter far nulla per salvargli la vita.
La ricostruzione di quei terribili momenti
La televisione era spenta. Il bambino stava giocando in casa quando l’elettrodomestico, adagiato su un mobile, è caduto. Travolgendolo. Non è ancora chiaro se sia stato il piccolo a toccare l’apparecchio, forse per gioco, finendo per tirarselo addosso o se è il complemento d’arredo che ha ceduto. Fatto è che, all’arrivo dei soccorritori, per il bambino non c’era più nulla da fare. Le lesioni riportate bell’urto, all’altezza del torace, sono state fatali per quell’esile corpicino.
È stata la mamma a chiedere aiuto
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 10.30 quando si è consumato il dramma. La mamma ha chiamato immediatamente il marito, un operatore ecologico uscito per lavoro. È stato l’uomo a chiamare il 118, ma la corsa dell’ambulanza purtroppo è stata inutile. I sanitari non hanno potuto far atro che constatare il decesso del piccolo.
Disposta l’autopsia
In via Catone si sono precipitati anche gli agenti di polizia locale, i carabinieri della stazione di Leverano e i colleghi della sezione Investigazioni scientifiche. Toccherà agli uomini delle forze dell’ordine ora ricostruire l’esatta dinamica del dramma, inspiegabile. Il corpicino del bambino, invece, è stato accompagnato presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce così come disposto dal magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce. Il medico legale, Roberto Vaglio, nelle prossime ore, dovrà spiegare le cause della morte del piccolo Giorgio. L’autopsia, eseguita sul corpicino, darà le prime risposte.
Aperta un’inchiesta
Intanto il titolare delle indagini, il Sostituto Procuratore Stefania Mininni ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di “morte come conseguenza di altro reato”. Al momento si tratta di un atto dovuto per poter procedere a tutti gli accertamenti del caso.
La prima ispezione cadaverica è stata già eseguita oggi dal medico legale Roberto Vaglio e sono stati ascoltati alcuni testimoni. Inoltre la Pm si è recata sul posto per ulteriori accertamenti.
La prima fase delle indagini farebbe pensare a un’immane tragedia dovuta a cause accidentali.
Il conferimento dell’incarico per lo svolgimento dell’esame autoptico dovrebbe avvenire la settimana prossima.