Calzone vs rustico, la battaglia che infiamma l’aperitivo


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Nel Salento, dove il sole bacia la terra e il mare inebria l’anima, d’estate si consuma una battaglia all’ora dell’aperitivo: la guerra tra calzone e rustico. Una lotta senza esclusione di colpi che divide famiglie e scatena dibattiti accesi tra gli amici pronti a sfoderare le armi migliori pur di difendere la bontà dell’uno o dell’altro scrigno della gastronomia locale.

Da un lato, c’è il calzone. Fiero rappresentante della tradizione leccese, ostenta la sua croccantezza dorata e il ripieno fumante, custodito come un tesoro prezioso all’interno di una sfoglia fragrante. Dall’altro, c’è il rustico che sfodera la sua semplicità rassicurante e il gusto deciso del ripieno avvolto in un involucro di pasta sfoglia che sprigiona un profumo irresistibile. Il suo nome evoca la genuinità dei sapori di campagna, un ritorno alle origini che scalda il cuore. Il rustico è l’anima del Salento.

Le armi di questa battaglia culinaria sono le ricette rivisitate e gli accostamenti sempre più audaci, perché in questa terra di passioni, dove il cibo è un’arte e la convivialità un credo, non c’è spazio per rivalità.

Il campo di battaglia? Le sagre paesane, i forni a legna, le tavole imbandite di famiglie e amici, i bar e locali che all’ora dell’aperitivo sfoderano queste autentiche bontà . Qui, tra sorrisi e convivialità, si celebra il rito della scelta, il dilemma che attanaglia ogni buongustaio: calzone o rustico?

Esiste un vincitore? La risposta è nell’anima di chi assaggia. Ognuno porta con sé la propria preferenza, il ricordo di un calzone mangiato da bambino o di un rustico preparato dalla nonna.

Che tu sia un amante del calzone o un fedele del rustico, una cosa è certa: non potrai resistere al fascino di queste due specialità salentine. Oppure, la prossima volta che vi trovate di fronte a un calzone e un rustico, non scegliete: assaggiateli entrambi!