Caparra per stanza in affitto, ma l’appartamento non esiste: truffata casalinga salentina


Condividi su

L’attività investigativa trae origine dalla denuncia presentata da una casalinga di Sannicola. La signora aveva adocchiato sul web un annuncio relativo alla locazione di una stanza in un appartamento di Pescara. Al fine di poter concludere un contratto di affitto definitivo, si chiedeva di versare una caparra di trecento euro. Così, lei procede al pagamento, mediante sistema tracciato, recandosi poi a Pescara convinta di poter entrare in casa.
 
La brutta sorpresa, però, viene qui. L’indirizzo dell’abitazione è risultato inesistente ed ovviamente, del truffatore, nessuna traccia. Iniziano dunque le indagini ad opera dei Carabinieri  della Stazione di Sannicola, che in poco tempo permettono di risalire ad un 36enne abruzzese (costui peraltro presenta dei precedenti per reati contro il patrimonio).
 
Pare – stando a quanto sostenuto dagli stessi operatori – che fosse stato proprio lui ad aver pubblicato (su un portale di annunci ritenuto tra i più affidabili e sicuri,) il post per l’affitto e, dopo una breve contrattazione con la sventurata acquirente, si era fatto effettuare un bonifico di 300 euro sulla postepay evolution a lui intestata. Senza però mai aver avuto nella propria disponibilità l’abitazione. Dopodiché si sarebbe cancellato dal sito di annunci, disattivando il numero di telefono usato per la contrattazione. Tanto è bastato ai militari per deferirlo in stato di libertà con l’accusa di truffa aggravata.

Le truffe online rappresentano, purtroppo, una realtà piuttosto diffusa. Tante le denunce presentate alle forze dell'ordine da parte degli utenti che, sicuri del pagamento con sistema tracciato, credono di poter concludere affari al sicuro. E invece no. Ciò non figura affatto un deterrente al fenomeno.