Processo “Case popolari”, l’ex Assessore  Luca Pasqualini torna in libertà

I giudici della seconda sezione collegiale hanno accolto l’istanza della difesa che chiedeva l’annullamento della misura dei domiciliari.

Torna libero Luca Pasqualini, dopo l’arresto del settembre scorso e quasi nove mesi trascorsi ai domiciliari.

Il collegio della seconda sezione penale (Presidente Pietro Baffa, a latere Silvia Saracino e Bianca Todaro) ha accolto l’istanza della difesa, disponendo l’immediata liberazione del 48enne leccese. Gli avvocati Giuseppe Corleto e Stefano De Francesco hanno, infatti, chiesto ed ottenuto la revoca della misura dei domiciliari.

Secondo i giudici, l’istanza va accolta “considerato il tempo trascorso in vinculis e valutato  che non paiono permanere specifiche ed inderogabili esigenze volte a prefigurare ancora attuale il pericolo di reiterazione del reato”.

Invece, nei mesi scorsi, il Riesame aveva confermato i domiciliari, nonostante la difesa avesse sottolineato le dimissioni di Luca Pasqualini dalla carica di Consigliere Comunale, a pochi giorni di distanza dall’arresto del settembre scorso. Inoltre, in precedenza, i giudici del Riesame avevano parzialmente accolto l’Appello dei pubblici ministeri Roberta Licci e Massimiliano Carducci per alcuni reati, ma senza disporre laggravamento della misura cautelare (il carcere), sottolineando che non fosse dimostrata “una contiguità tra Pasqualini e la criminalità organizzata”.

Il Tribunale della Libertà nel provvedimento affermava, confermando quanto sostenuto dal gip Giovanni Gallo, che Pasqualini, Monosi e Gorgoni “hanno creato un sistema di controllo e gestione dei consensi elettorali, utilizzando come moneta di scambio gli alloggi popolari”

Intanto, nelle settimane scorse, è iniziato il processo con rito ordinario, dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale. Sul banco degli imputati, “nomi eccellenti” della politica cittadina, collettori di voti e numerosi residenti del Quartiere Stadio.