Seguono il fumo e i cattivi odori, arrivano in un opificio e scoprono un falò con i rifiuti, un uomo finisce nei guai

Il terreno dove era stato appiccato un falò di scarti, di proprietà dell’uomo deferito in stato di libertà, è stato sottoposto a sequestro.

Tante le segnalazioni dei cittadini preoccupati del fatto che l’aria, ogni volta che calava il sole, diventava irrespirabile. Un problema frequente e spesso legato alla malsana abitudine di sbarazzarsi dei rifiuti, dandogli fuoco, ma nell’ultimo periodo le “lamentele” erano aumentate tant’è che gli uomini in divisa avevano deciso di cercare una spiegazione perlustrando le campagne della zona.

È stato durante un servizio di controllo, nel cuore della notte, che i Carabinieri della stazione di Maglie si sono accorti dei fumi e degli odori particolarmente pungenti che provenivano da un falò. Esattamente come avevano “notato” altre volte i cittadini. Seguendo la scia sono arrivati ad un opificio, dove si stavano smaltendo vetrocamere, materiale plastico e di risulta. Illecitamente.

Così, i militari hanno aspettato la mattina e con l’aiuto dei colleghi della Forestale hanno effettuato altri accertamenti necessari per deferire in stato di libertà l’uomo che stava bruciando gli scarti. Dovrà difendersi dalle accuse di combustione illecita di rifiuti, di aver violato il testo unico delle norme in materia ambientale (dlgs 152/2006) e l’articolo 674 c.p., getto pericoloso di cose.

Il terreno interessato, di proprietà dell’uomo, è stato sottoposto a sequestro.



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