Non ha perso l’abitudine di sottarsi alle pene detentive inflitte per i suoi numerosi reati, Daniele Ingrosso, 44enne di Merine. L’uomo, considerato un personaggio vicino alla Sacra Corona Unita, aveva fatto perdere le sue tracce da mesi, ma “l’irreperibilità” si è conclusa nelle scorse ore, quando è stato catturato dagli uomini delle Forze dell’Ordine che, da tempo, gli davano la caccia. Questa volta, il 44enne dovrà scontare un anno e quattro mesi in carcere per una serie di furti avvenuti nelle abitazioni dell’hinterland leccese, nel lontano 2014.
Insomma, la latitanza per Daniele Ingrosso, noto per essere uccel di bosco, si è conclusa questa notte quando grazie ad un’intensa attività informativa, è stato rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Lizzanello, dai Carabinieri della Stazione di Vernole e dai militari del Nucleo Radiomobile. Aveva fatto di un’abitazione estiva di Torre Specchia, nella bellissima marina di Melendugno, il suo nascondiglio.
Il 44enne, che ha una lunga lista di precedenti alle spalle, è molto abile a ‘sparire’. Già nel 2011 era evaso grazie ad un permesso premio. All’epoca, era rientrato a Merine per una settimana, ma anziché restare nella sua abitazione da dove non poteva muoversi era andato in giro di notte. Proprio in strada è stato “pizzicato” dai Carabinieri che lo avevano fermato per un controllo.
Ora, il 44enne si trova a Borgo San Nicola. Nella Casa Circondariale di Lecce, infatti, dove sconterà la pena che gli ha inflitto il Tribunale di Lecce.