I fatti risalgono allo scorso febbraio, sebbene il provvedimento di carcerazione sia giunto nella giornata odierna. Tutto inizia durante un servizio – ad opera dei Carabinieri di Specchia – finalizzato alla repressione dei reati in materia di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari notarono due tossicodipendenti – da loro conosciuti – allontanarsi velocemente. Seguiti dagli uomini dell’Arma, entrambi raggiunsero Racale davanti all’abitazione di una donna 32enne, imprenditrice; si scambiarono qualcosa che agli operatori apparse subito sospetta. Poi, una volta ripartiti, i due vennero fermati e perquisiti mentre erano intenti a consumare in una strada di campagna lo stupefacente poco prima acquistato.
Tra le mani avevano dell’eroina pronta ad essere consumata. Dalla consultazione della rubrica telefonica di uno dei due ragazzi, gli operatori trovarono un numero di telefono ricorrente intestato ad un altro tossicodipendente; costui l’aveva probabilmente fornito alla donna notata qualche minuto addietro. Successivamente si è riusciti ad identificarla oggi. Alla luce di ciò è avvenuta effettuata la perquisizione domiciliare della ragazza, che ha permesso di rinvenire una dose di droga del tipo cocaina. La sostanza era contenuta in un involucro di carta, posto all’interno di un libro trovato in camera da letto, nonché numerosi ritagli in cellophane.
In quel frangente è stato visto anche un cellulare nero, la cui SIM corrispondeva al numero trovato in possesso degli acquirenti. Dall’esame dei messaggi e delle chiamate registrate sul cellulare sequestrato sarebbero emersi contatti con noti assuntori di stupefacenti. Il che lascia presagire una cospicua attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Ciò ha determinato la misura cautelare in carcere.
Dopodiché la donna – una volta esperite le formalità di rito – è stata condotta presso la casa circondariale di Lecce. Peraltro, il compagno pochi mesi prima venne tratto in arresto per spaccio di eroina.