Cemento sugli scogli e tubi conficcati nel fondale marino, scattano i sigilli in un villaggio turistico


Condividi su

L’occhio delle Forze dell’ordine, relativo agli illeciti edilizi, si sofferma spesso sulle coste, soprattutto in estate, quando tornano a nuova vita in ogni dove lidi e strutture ricettive che troppo spesso non rispettano le licenze o addirittura ne risultano privi. Il tutto in spregio troppe volte dell’ambiente e della flora e fauna marina.

Nelle ultime ore, pertanto, i militari della Capitaneria di porto di Otranto al termine delle indagini di iniziativa svolte su un villaggio turistico sito in località “Santo Stefano” in agro di Otranto, hanno apposto i sigilli su alcune strutture ubicate in aree demaniali marittime in concessione, prive dei titoli urbanistici autorizzativi.

I militari, su disposizione della dott.ssa Guglielmi della Procura della Repubblica di Lecce, hanno posto sotto sequestro penale opere edilizie che occupavano un totale di circa 600 metri quadrati.
È stato inevitabilmente deferito in stato di libertà, poi, il direttore della struttura ricettiva al quale è stato altresì contestato, quale ipotesi di reato, il deturpamento di bellezze naturali, così come previsto dalle disposizioni in materia.

In particolare, è stata analizzata una passerella che è risultata  avere quale struttura portante una intelaiatura i cui tubi verticali in acciaio che erano stati infissi direttamente sul banco roccioso del fondale marino ed una pedana di forma circolare ancorata al substrato roccioso livellato in alcuni tratti con massetto cementizio. Interventi che non sono quindi sfuggiti ai controlli della Capitaneria di Porto.