Avevano organizzato un intenso commercio illecito di stupefacente, utilizzando come centrale la casa di uno dei due “soci” in affari. Due pregiudicati sono stati arrestati perché colti in flagranza di reato dal Nucleo Operativo di Campi Salentina, a seguito di oculate indagini che ne hanno documentato l’attività.
La vendita di droga
I due uomini, Andrea Leone 41enne originario di Veglie, ma residente a Torre Lapillo e Salvatore Giovanni Schito, residente a San Pancrazio Salentino avevano messo a punto una vera e propria centrale di spaccio e smistamento della droga nella casa del 41enne Leone.
I due pregiudicati confezionavano proprio li le dose e davano appuntamento agli acquirenti che, come documentato dalle indagini dei carabinieri, si recavano da loro per lo scambio.
La perquisizione

Con un lavoro investigativo certosino, i militari hanno certificato l’attività illecita dei due uomini e cogliendoli di sorpresa, hanno proceduto ad una attenta perquisizione presso il domicilio di Leone.
Dapprima, Schito ha tentato di occultare una dose confezionata di droga all’interno di un pacchetto di sigarette che ha prontamente gettato sul terreno e schiacciato con un piede, nella speranza che il gesto passasse inosservato ai militari. Così non è stato, i carabinieri hanno colto il tentativo ed hanno proceduto a perquisire tutto l’appartamento.
Ne è emerso un quantitativo di cocaina pari a 6 grammi, suddiviso in dosi per la vendita e 10 grammi di hashish, anche in questo caso pronto per lo spaccio.
Gli arresti
Grazie al lavoro dei militari è emersa la certezza che i due, già noti alle forze dell’ordine, fossero “soci in affari” nello smercio di due diversi tipi di sostanze stupefacenti. Per loro sono scattate le manette: il 41enne Leone è stato confinato agli arresti domiciliari, mentre il secondo, Schito, è stato condotto nel carcere di Lecce.