Morte di 38 ospiti nella Rsa “La Fontanella” di Soleto, Procura chiede l’archiviazione

I famigliari delle persone decedute e di altri ospiti della Rsa e le associazioni Codacons e Codici avevano presentato una serie di denunce

La Procura chiede l’archiviazione per i gestori della Rsa “La Fontanella” di Soleto, nell’ambito dell’inchiesta sui 38 morti per covid tra gli ospiti.

Come si legge nell’istanza: «Gli avvenimenti catastrofici dal punto di vista sanitario, successivi all’individuazione del primo caso d’infezione all’interno della struttura, non possono essere giuridicamente addebitabili agli indagati a titolo di colpa penalmente rilevante». 

La richiesta di archiviazione del pm Alberto Santacatterina dovrà essere accolta dal gip. 

Nei mesi scorsi la Procura aveva ottenuto due proroghe delle indagini, condotte dai carabinieri del Nas, per completare i necessari accertamenti investigativi, tra cui anche la consulenza tecnica per accertare le cause della morte dei 38 ospiti della struttura. «Lo stato di emergenza sanitaria, come si legge nell’istanza del pm, ha però comportato l’impossibilità di effettuare qualsiasi riscontro diagnostico e di accertare mediante autopsia le cause della morte».

Al termine degli accertamenti non sarebbero emersi comportamenti penalmente rilevanti e la Procura ha chiesto l’archiviazione per i tre indagati. Si tratta di don Vittorio Matteo, 85 anni di Soleto, amministratore delegato (nel frattempo deceduto); Federica Cantore, 42enne di Galatina, direttrice e Catello Mangione, 67enne, responsabile sanitario della struttura, di Soleto. Rispondevano delle ipotesi di reato di omicidio colposo, diffusione colposa di pandemia, abbandono di persone incapaci. Sono difesi dagli avvocati Michele e Giuseppe Bonsegna e Viola Messa che negli scorsi mesi hanno presentato un’articolata documentazione difensiva.

I famigliari delle persone decedute e di altri ospiti della Rsa e le associazioni Codacons e Codici avevano presentato una serie di denunce con cui chiedevano alla magistratura di fare chiarezza soprattutto su quanto accaduto all’interno della struttura (tra il 21 ed il 26 marzo), prima che la gestione fosse sottoposta al controllo dell’Asl. E di stabilire se gli ospiti fossero stati effettivamente abbandonati per alcuni giorni. Inoltre, chiedevano di verificare se la struttura avesse adottato tutte le misure previste per fronteggiare il contagio.

Il collegio difensivo

Il collegio difensivo dei denuncianti è composto dagli avvocati: Donato Amato, Giancarlo Dei Lazzaretti, Francesco Vergine, Carlo Gervasi, Luigi Rella, Angela Rizzo, Andrea Lanzilao, Novella Miglietta, Francesco Zacheo, Americo Barba. Potranno decidere di presentare opposizione alla richiesta di archiviazione del pm.



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