Scorribande contro l’Associazione Persone Down. Chiusa l’inchiesta, indagati 6 minorenni

Rispondono delle ipotesi di reato di danneggiamento aggravato in concorso e di accensioni ed esplosioni pericolose.

Sei minorenni indagati per le scorribande vandaliche a Nardò, nei confronti dell’Associazione Persone Down. Il pubblico ministero Imerio Tramis della Procura dei Minorenni, nelle scorse ore, ha notificato l’avviso di chiusura indagini. Sei ragazzini neretini di età compresa tra i 15 ed i 17 anni rispondono delle ipotesi di reato di danneggiamento aggravato in concorso e di accensioni ed esplosioni pericolose.

Sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Massimo Muci, Ezio Maria Tarantino, Tommaso Valente, Francesco Risi, Andrea Frassanito.

Gli episodi contestati

Le indagini condotte dagli agenti del Commissariato di Polizia di Nardò si sono avvalse dei filmati captati dalle telecamere della zona. Durante le spedizioni, avvenute tra dicembre del 2018 e febbraio del 2019, la baby gang aveva organizzato diverse ‘imprese’, come il lancio di pietre o aveva ammucchiato della spazzatura per appiccare il fuoco a ridosso dell’ingresso secondario dell’Associazione, nella zona 167 di Nardò. In quell’occasione, risultava decisivo l’intervento di una operatrice della struttura che spegneva l’incendio, considerando la presenza delle tubature della caldaia.

In un’altra circostanza, i piccoli teppisti avevano preso a calci e divelto il box contenente il contatore del gas. E poi, viene menzionato nell’avviso di conclusione, il petardo posizionato in una nicchia posta sul retro (che provocava la rottura del muro e della porticella in ferro), in seguito divelta a calci e abbandonata per terra.