Le lancette dell’orologio segnavano all’incirca le 2.00 della notte 19 luglio scorso, quando, gli agenti della Squadra Volanti del Commissariato di Otranto, nel corso dell’attività di controllo sul corretto adempimento delle misure e delle norme finalizzate a ostacolare la diffusione del virus Covid-19, sono intervenuti presso il lungomare degli Eroi nella “Città dei Martiri” dove è ubicato il chiosco-bar “Maestrale”.
Il noto locale, punto di attrazione della cittadina idruntina, catalizzatore della movida estiva, noto nel Salento per la location particolare, attestata su di un molo proiettato all’interno del golfo di Otranto, proprio quella sera aveva avviato la propria attività, con l’inaugurazione della stagione.
E proprio l’apertura tardiva e il “taglio del nastro”, probabilmente, hanno attirato, nelle immediate adiacenze e sull’intero molo, quelle che potevano essere stimate in circa 1.000 persone, assembrate in tutta l’area destinata all’attività dell’esercizio e, senza soluzione di continuità, su tutta l’area del molo Santi Martiri, dove è ubicata la struttura.
Il personale intervenuto, per evidenti ragioni di Ordine Pubblico e di Sanità, per un verso si è limitato a constatare l’assembramento, per un altro ha contattato i titolari che sono intervenuti fuori dall’area del locale e, insieme agli uomini del Commissariato, hanno rilevato l’entità dell’affollamento/assembramento all’interno degli spazi attribuiti a loro e in tutta l’area circostante del molo.

L’attività dei poliziotti si è limitata al mero accertamento della situazione e allo scatto di qualche foto atta a cristallizzare il momento del controllo, ma non è andata oltre a causa dell’evidente impossibilità di procedere in sicurezza, visto che le persone si erano assembrate anche a ridosso delle parti del molo più prospicenti al mare.
Di seguito, eseguiti gli accertamenti sulla tipologia di attività e sull’esistenza delle relative autorizzazioni, valutata la sussistenza degli elementi essenziali costituenti le attività in atto, la Polizia ha contestato la rilevanza omissiva dei comportamenti assunti dai titolari, così come accertato durante le fasi di verifica, evidenziando che proprietari non si sono attenuti alle misure adottate per contrastare e contenere il diffondersi del “virus Covid-19”, in quanto non hanno osservato e nulla hanno fatto per far rispettare le misure di contenimento.
Oltre alla sanzione amministrativa il Commissariato ha ritenuto, per impedire la reiterazione della violazione, di disporre la misura cautelare immediata della chiusura provvisoria dell’esercizio per una durata di 5 giorni, eventualmente da scomputare dalla sanzione accessoria definitivamente irrogata in sede di sua esecuzione.
L’opportunità di un ulteriore periodo di chiusura dell’attività è rimessa al vaglio della Prefettura.