Cisternino, squinzanese sorpreso a vendere prodotti alimentari non conformi


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L’accusa risulta di frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti alimentari con segni mendaci, in cattivo stato di conservazione, violazione delle direttive concernenti l’etichettatura, più presentazione e pubblicità degli stessi. La denuncia in stato di libertà è rivolta ad un cittadino di Squinzano, ma formalilzzata dai Carabinieri della Stazione di Cisternino, paese in provincia di Brindisi. Era in corso, infatti, da parte dei militari, uno specifico servizio finalizzato all’accertamento dell’autenticità e genuinità di prodotti alimentari coadiuvato dal personale dell’ASL locale.

Nello specifico, i militari sono intervenuti durante il controllo ispettivo delle bancarelle ubicate presso la fiera Millenaria della “Bominella” (Madonna Bambina nel dialetto locale). Si tratta di una manifestazione gastronomica che propone bontà locali, ma anche oggetti d’uso quotidiano del tipo stoffe, abiti, ma sopratutto oggetti per il lavoro dei campi. La Fiera è tra le più antiche dell’Italia Meridionale e, secondo gli storici locali, fu istituita presumibilmente ne XIII secolo, durante il regno dei Normanni. Qui, gli operatori hanno riscontrato che lui, venditore ambulante, esponesse e vendesse prodotti alimentari falsificati di bassa qualità, nonché in cattivo stato di conservazione, riportante vari marchi di note aziende casearie nazionali, come “Rodez”, “Grana Padana” e “Parmigiano Reggiano”, inducendo in errore gli avventori.

Nella circostanza, è stata elevata a carico dell’uomo anche la sanzione amministrativa per un valore complessivo di 1.500 euro per mancanza di etichette in prodotti destinati alla vendita. Non solo. Sottoposti a sequestro 260 kg circa di prodotti caseari e insaccati contraffatti, tutti privi di etichetta. Identificato, inoltre, identificato un dipendente in nero, poiché mai assunto e segnalato al N.I.L. di Brindisi per gli adempimenti di competenza.