Si conclude con la condanna, il processo a carico di un commercialista accusato di avere minacciato due studenti universitari e di avere incendiato la porta di casa. Il giudice monocratico Maddalena Torelli ha inflitto la pena di 2 anni e 10 mesi ad un 50enne di Lecce, per i reati di danneggiamento seguito da incendio e minacce aggravate, tenendo conto dell’attenuante del vizio parziale di mente.
Il Tribunale lo ha assolto per l’accusa di stalking e per l’episodio del tentato danneggiamento della macchina. Il giudice ha anche disposto due provvisionali rispettivamente di 15 e 10 mila euro in favore dei due studenti che si sono costituiti parte civile con l’avvocato Davide Micaletto.
Il commercialista è difeso dagli avvocati Francesca Conte e Mario Ingrosso che, una volta depositate le motivazioni della sentenza, presenteranno ricorso in Appello. In precedenza, nel corso della discussione in aula, il pm Donatina Buffelli ha invocato la condanna a 4 anni di carcere.
Gli episodi contestati si sono verificati a Lecce, nel mese di aprile del 2020. Il 50enne, in piena notte, intorno alle 3.30, dava fuoco alla porta dell’appartamento dei due studenti. L’ incendio provocava anche l’annerimento delle mura del pianerottolo e rendeva necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Non solo, poiché poche ore dopo, intorno alle 6.00, il commercialista avrebbe cosparso di liquido infiammabile l’auto dello studente universitario, parcheggiata sulla strada, cercando di dargli fuoco. L’intervento del ragazzo avrebbe evitato il peggio. Infine, verso le 10:36, il 50enne si sarebbe recato presso l’appartamento, minacciando lo studente con frasi del tipo: “Vieni giù al 5 piano che ce la vediamo personalmente”.
Il commercialista, a seguito di quanto accaduto, venne anche arrestato e condotto in carcere. Attualmente si trova ai domiciliari.