Paura per un automobilista questa notte a Lecce, dove un uomo si è avvicinato a una vettura ferma a un semaforo e, con la scusa di chiedere un accendino, ha estratto un coltello da cucina.
È successo nel cuore della notte appena trascorsa, intorno alle ore 4. Un uomo alla guida della sua auto, si trovava in attesa della luce verde del semaforo in viale Rossini, dell’incrocio per l’imbocco della SS16 Lecce-Maglie. Aveva il finestrino completamente abbassato, considerata la calura estiva, quando d’un tratto è stato avvicinato da un uomo alto circa 1 mentro e 80, piuttosto magro, vestito completamente di scuro, con il volto travisato da un cappellino con visiera e dal cappuccio della felpa.
Questo si è affiancato all’auto e ha chiesto all’automobilista di prestargli l’accendino per accendere una sigaretta. L’uomo alla guida della vettura è stato spaventato dall’arrivo improvviso del passante e ha cercato velocemente di assecondare la richiesta dell’accendino per poter andare via. Subito, però, ha notato come lo sconosciuto impugnava nella mano un coltello da cucina, con un manico verde, mentre con l’altra mano cercava di liberare la sicura per aprire la portiera dell’auto.
Immediatamente, il malcapitato, impaurito dalla presenza del coltello e dai movimenti che stava compiendo lo sconosciuto, ha premuto sull’acceleratore, allontanandosi luogo e allertando il 113.
Dopo pochi minuti è sopraggiunta sul posto una volante della Polizia, la quale si è messa subito alla ricerca dell’aggressore, individuandolo poco dopo in via Malta. Il soggetto, che camminava sul marciapiede, aveva ancora il cappuccio della felpa e il cappellino a celare le il volto: con la mano destra cercava in qualche modo di nascondere qualcosa nella tasca.
Intravista la volante, ha tentato di allungare il passo, gettando per strada il coltello. Alla fine le Forze dell’Ordine lo hanno fermato e hanno recuperato l’oggetto tagliente: si trattava di un coltello da cucina di circa 22 cm e la lama di circa 10 centimetri a punta.
Il fermato veniva identificato in A.F., leccese del’76 . In mancanza di querela da parte della persona che aveva effettuato la segnalazione, l’uomo risulta ora indagato in stato di libertà per possesso di oggetto atto ad offendere.