Picchiava e ingiuriava la compagna ed il figlio della donna. Condannato a 3 anni per maltrattamenti

Il gup Sergio Tosi ha disposto anche un risarcimento di 10 mila euro, in favore di ciascuna delle due vittime che si erano costituite parte civile

maltrattamenti

Era accusato di avere ripetutamente minacciato di morte e ingiuriato la compagna, arrivando anche a picchiarla. Non solo, poiché in varie occasioni, avrebbe preso a schiaffi e chiuso in camera per punizione il figlio minorenne della donna. Un giovane è stato condannato alla pena di 3 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia aggravati, al termine del giudizio abbreviato. La sentenza è stata emessa dal gup Sergio Tosi che ha accolto la richiesta di condanna del pm Massimiliano Carducci.

Il giudice ha disposto anche un risarcimento di 10 mila euro in favore di ciascuna delle due vittime che si erano costituite parte civile con l’avvocato Cosimo D’Agostino (sostituito in udienza dall’avvocato Valeria Corrado). Invece, l’imputato è assistito dall’avvocato Vito Quarta e potrà presentare ricorso in Appello.

I fatti si sarebbero verificati a San Pietro in Lama, a partire dal 2020 e fino a settembre del 2021.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Rosaria Petrolo, il giovane avrebbe sistematicamente offeso e maltrattato la compagna. Ed in una circostanza, dopo l’ennesimo litigio l’avrebbe sollevata da terra, facendole sbattere la testa contro il comò della camera da letto. Come detto, tali condotte violente, secondo l’accusa, erano indirizzate anche al figlio della donna. L’uomo l’avrebbe preso a schiaffi sul volto e chiuso in camera per punizione. E poi, lo avrebbe “invitato” ad andarsene, denigrandolo con epiteti offensivi.
L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia della vittima, presentata presso i carabinieri della locale stazione. Ed è stato allegato il referto medico relativo alle ferite riportate dopo essere stata picchiata dal compagno.