Era accusato di molestie verso una 17enne e un insospettabile “amico di famiglia” è stato condannato a 7 anni. La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione collegiale.
Un 57enne di un piccolo paese del Basso Salento, è stato ritenuto colpevole del reato di violenza sessuale. Dovrà inoltre risarcire la vittima con la somma di 45mila euro.
La ragazza, oramai maggiorenne, si è costituita parte civile con l’avvocato Roberto Rella.
L’imputato è assistito dall’avvocato Luigi Corvaglia.
Le indagini
Le indagini coordinate dal pubblico ministero Stefania Mininni e condotte dai carabinieri di Tricase, presero il via dalla denuncia del padre della ragazzina. I fatti si sarebbero verificati nel dicembre del 2014 all’interno dell’abitazione dell'”amico di famiglia”. La ragazza era stata “affidata” a lui, poiché il padre sarebbe tornato tardi da lavoro. Secondo l’accusa, l’uomo però approfittando dell’assenza dell’amico, avrebbe anzitutto tentato di baciare la 17enne per poi palpeggiarla al seno e nelle parti intime. Successivamente, si sarebbe spogliato completamente innanzi a lei, dando sfogo a gesti di autoerotismo.
Inoltre, secondo quanto riferito in sede di denuncia, l’uomo avrebbe inviato sul telefonino della ragazzina, alcune fotografie che mostravano i propri organi genitali e cominciato a spiarla tra le vie del paese. In quei giorni, anche un docente si sarebbe insospettito per gli strani comportamenti dell’adolescente, chiedendole spiegazioni.
La 17enne si sarebbe confidata con un’amica, mostrandole le fotografie dal contenuto sessuale.
Successivamente, trovò il coraggio di raccontare quanto accaduto a suo padre, con il quale viveva dopo la separazione dei genitori. La giovane, venne anche sentita innanzi al gip, attraverso l’ascolto protetto nell’ambito dell’incidente probatorio e confermò le accuse verso l’amico di famiglia.
