Picchiò ripetutamente la fidanzata, facendole perdere il bambino che portava in grembo?
S.T. 25enne di etnia Rom è stato condannato con l’accusa di maltrattamenti a 2 anni e 4 mesi al termine del processo con rito abbreviato.
Il gup Simona Panzera ha, però, assolto il giovane per il reato di procurata interruzione di gravidanza in danno di convivente. Infatti, a seguito di una consulenza tecnica, sarebbero emersi dei problemi di salute della donna che avrebbero causato l’esito nefasto.
Il giudice ha inoltre disposto il non luogo a procedere per le lesioni.
L’imputato è assistito dall’avvocato Benedetto Scippa che presenterà ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.
Il 25enne venne arrestato il 9 febbraio scorso dagli agenti della Squadra Mobile di Lecce e condotto in carcere.
Dalle indagini, sarebbe emersa una continua escalation di soprusi e violenza nei confronti della giovane donna, in più occasioni picchiata, nel corso di un rapporto sentimentale burrascoso.
In un episodio, l’uomo l’avrebbe ripetutamente colpita con calci all’addome.