Si introduce in casa per rubare e molesta una 73enne? Condannato a 3 anni con rito abbreviato


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Si conclude con la condanna a 3 anni di reclusione, il processo di primo grado, a carico del 35enne di Taviano, Quintino Congedi, accusato di aver cercato di violentare una 74enne di Racale, dopo essersi introdotto nell’abitazione dell’anziana, con l’intenzione di rubare in casa.

L’imputato rispondeva di violenza sessuale (riconosciuta l’ipotesi lieve), violazione di domicilio e lesioni.

La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi, al termine del rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), dal gup Tea Verderosa. Il pm Donatina Buffelli aveva chiesto la condanna a 4 anni.

La vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Francesco Spagnolo. In favore dell’anziana è stato disposto il risarcimento in sede civile, oltre ad una provvisionale di 2.000 euro.

I fatti avvenuti a Racale, risalgono alla tarda serata del 7 gennaio del 2025. In base alla ricostruzione accusatoria, Congedi si era introdotto nell’abitazione dell’anziana dopo aver mandato in frantumi il vetro di una finestra. E dopo essersi reso conto che c’era una donna in casa, l’avrebbe afferrata alle spalle coprendole gli occhi con la mano e l’avrebbe palpeggiata, per poi spingerla per terra. A mettere in fuga l’assalitore è stato l’arrivo del figlio. Congedi è stato rintracciato e poi arrestato dai carabinieri. La 74enne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli, dove i medici hanno riscontrato una contusione al ginocchio, con prognosi di pochi giorni.

La misura dei domiciliari venne confermata dal gip Alcide Maritati. Durante l’interrogatorio di convalida, Congedi ammise di essersi introdotto, ubriaco e drogato, in casa della donna per rubare, ma negò di aver cercato di violentarla.

L’imputato, difeso dall’avvocato Salvatore Bruno, potrà fare ricorso in Appello.

Il 53enne si trova attualmente agli arresti domiciliari (dove dovrà scontare la pena se la condanna dovesse diventare definitiva).