Operaio vittima di un incidente in una cava di pietra. Datore di lavoro condannato per lesioni

L’episodio risale al 10 febbraio 2015 e si verificò a Cursi. Successivamente, all’operaio è stata riconosciuta l’invalidità civile.

Arriva la condanna per il datore di lavoro di un operaio, vittima un incidente sul lavoro all’interno di una cava di pietra leccese.

Il giudice monocratico Elena Coppola ha condannato ad 1 anno di reclusione per lesioni personali colpose (pena sospesa e non menzione), A.C., 42enne di Cursi. Il giudice ha invece dichiarato il non doversi procedere in merito ad alcune contravvenzioni. L’imputato è difeso dall’avvocato Dimitry Conte che potrà presentare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni (entro 60 giorni).

Invece, il pm Paola Guglielmi, in una scorsa udienza, aveva invocato la condanna a 8 mesi.

L’incidente sul lavoro episodio risale al 10 febbraio 2015, in una cava di pietra leccese a Cursi.

L’operaio, un 35enne di Melpignano, era impegnato nella movimentazione di manufatti, trovandosi su di un muletto privo della cintura di sicurezza e di manutenzione. E non sapendo ben manovrare il mezzo, poiché, secondo l’accusa, non addestrato adeguatamente dal datore di lavoro, sarebbe finito contro un muro, che separava la cava in questione con un’altra dismessa, per poi precipitare da circa 18 metri. E rimediò un “politrauma da precipitazione con pericolo di vita” e fu ricoverato in prognosi riservata. A causa dell’incidente, all’operaio è stata riconosciuta, l’invalidità civile.

A.C. è assistito dall’avvocato Ivan Zeppola.



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