Arriva la condanna per il promotore finanziario, accusato di una maxi truffa, ai danni di oltre 30 risparmiatori.
Nelle scorse ore, al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), il giudice monocratico Elena Coppola ha inflitto la pena di 5 anni di reclusione e 8mila euro di multa, con le attenuanti generiche, a Fabiano Simoes Santos, 45enne di origini brasiliane, ma residente a Lecce. Ed ha disposto l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
L’imputato, assistito dall’avvocato Pantaleo Cannoletta, potrá proporre ricorso in Appello. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro i prossimi 90 giorni.
Il giudice ha disposto il risarcimento del danno in separata sede ed una lunga serie di provvisionali per cifre comprese tra i 2.500 ed i 50.000 euro (per un valore complessivo di circa 950 mila euro) in favore di 37 risparmiatori truffati che si erano costituiti parte civile.
Gli avvocati di parte civile
Le vittime del raggiro, sono assistite, tra gli altri, dagli avvocati Giuseppe Romano, Francesca Conte, Pierluigi Cornacchia, Stefano De Francesco, Alfredo Coluccia, Luigi Renna, Giuseppe Napoli, Andrea Capone, Tiziana Dell’Anna.
Il giudice ha anche disposto la confisca dei beni sequestrati in Italia, riservandosi in ordine a quelli sequestrati all’estero.
In una scorsa udienza, si è tenuta la requisitoria del pm Donatina Buffelli che ha invocato la condanna a 10 anni.
Le indagini hanno preso il via nell’ottobre del 2016 dopo una serie di denunce prodotte da alcuni risparmiatori che lamentavano la mancata restituzione di somme investite in una società finanziaria con sede in Belize denominata Advertising Corp. L’uomo venne arrestato nel febbraio del 2018. E nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ha affermato di essere stato vittima dei suoi stessi investimenti. Le ingenti somme di denaro sarebbero risultate infatti “bloccate” su una piattaforma americana e per questo motivo non sarebbero state restituite agli investitori.
Attualmente Fabiano Simoes Santos è un uomo libero.
Dagli accertamenti investigativi condotti dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce e coordinati dal pm Donatina Buffelli, sarebbe emerso come il 45enne, incontrasse i clienti durante cene sfarzose e avvalendosi di elevate competenze nel settore finanziario, fosse riuscito nell’arco temporale di due anni, a sottrarre ben 1,5 milioni di euro.
Secondo l’accusa, il sedicente promotore finanziario prometteva ai risparmiatori interessi elevatissimi, che andavano dal 48 al 120% e, per i primi mesi, li saldava anche, salvo poi non corrisponderli più accampando una serie di scuse.