Palpeggiamenti ai danni di studentesse. Condanna a 3 anni e sei mesi per un 50enne di Lecce


Condividi su

Si conclude con la condanna il processo con rito abbreviato per il 50enne leccese accusato di avere adescato e palpeggiato studentesse per strada o nei pressi di istituti scolastici.

Inoltre, è stata disposta l’interdizione perpetua dai luoghi frequentati da minori e la misura di sicurezza del divieto di avvicinamento a qualunque minore.

Nella giornata odierna, il gup Stefano Sala ha inflitto la pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione all’imputato, con 1 anno da scontare ai domiciliari.

Non solo, il 50enne è stato condannato al risarcimento del danno in separata sede ed al pagamento di una provvisionale di 4mila euro per una delle due parti civili, assistita dall’avvocato Ester Nemola e di 2 mila euro per l’altra con l’avvocato Roberto Tarantino.

Inoltre, è stata disposta l’interdizione perpetua dai luoghi frequentati da minori e la misura di sicurezza del divieto di avvicinamento a qualunque minore.

Nel corso del processo, è stata acquisita una perizia che attesta la semi infermità dell’imputato.

L’imputato è difeso dall’avvocato Maurizio My e durante l’udienza ha rilasciato spontanee dichiarazioni, chiedendo scusa alle vittime.

Sono sei gli episodi contestati dalla Procura al 50enne di Lecce, arrestato dai carabinieri nel giugno scorso e finito in carcere per violenza sessuale aggravata e continuata in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip Anna Paola Capano.Una delle presunte vittime è minorenne.

Secondo l’accusa, il 50enne avrebbe avvicinato le ragazze con pretesti vari e poi le avrebbe costrette a subire palpeggiamenti.

In un caso, avrebbe avvicinato una ragazza per strada seguendola fino alla sua abitazione e nonostante il dissenso della giovane, l’avrebbe prima abbracciata, poi baciata e infine avrebbe tentato di toglierle la maglia. La studentessa è riuscita comunque a divincolarsi prima che la situazione degenerasse.

In altre circostanze, l’uomo si sarebbe accostato alle studentesse rivolgendo loro complimenti per poi palpeggiarle. In una occasione avrebbe agito nei pressi di un istituto scolastico molestando una minorenne. Oltre alle testimonianze delle vittime, sono risultati determinanti i filmati delle telecamere.